12 febbraio 2023

Le critiche piu' diffuse sul Network Marketing


Sommario

1. Pur essendo il Network Marketing legale, esso presenterebbe alcuni elementi a cui si dovrebbe prestare molta attenzione e che incidono sulla sua eticita’

2. Secondo la solita critica sarebbe meglio tenere i piedi per terra anche rispetto alle promesse di guadagno, soprattutto quando si partecipi alle convenzioni

3. Si afferma che chi entri nel network non e’ un commerciante, con una propria dotazione di portafoglio clienti

4. Si afferma che una volta esaurita la cerchia di parenti, amici e conoscenti, e’ facile che non si sappia piu’ a chi vendere

5. Si afferma che molto spesso si tratti della vendita di prodotti non così necessari

6. Si afferma che spesso siano anche prodotti piuttosto costosi, poiche’ debbano coprire la commissione indiretta di chi sta sopra il venditore

7. Ma ancora si obietta che vendendo meno, poiche’ si riduce sempre di piu’ il gruppo di target rappresentato da conoscenti, amici e parenti, si dovra’ per forza iniziare a sponsorizzare sempre nuovi distributori per continuare a guadagnare

8. Nel Network Marketing normalmente si dice che sarai imprenditore di te stesso, ma poi la critica aggiunge che fare impresa sia altra cosa

9. I consigli per chi entra nel Network Marketing

1. Pur essendo il Network Marketing legale, esso presenterebbe alcuni elementi a cui si dovrebbe prestare molta attenzione e che incidono sulla sua eticita’

Nei network marketing piu' diffusi queste preoccupazioni non trovano alcun fondamento, perche’, anche se entrare nel network non sia gratuito, perche’ viene richiesto l’acquisto di un campione di prodotti, tale richiesta e’ fatta solo inizialmente ed e’ obbligatoria, per ragioni che non sono relative solamente ad un’esigenza di minimo investimento, ma che sono anche correlate all’invito alla prova del prodotto, da parte dell’azienda madre, fatto al nuovo distributore, e all’invito a tale prova, da parte di quest’ultimo, ai potenziali clienti e/o distributori.  

Naturalmente la prova personale del distributore ha l’esigenza di ottenere un immediato riscontro positivo, nel medesimo, che possa offrire una potente motivazione alla vendita ed alla ricerca di nuovi distributori, proprio perche’ e’ ormai assodato che se un venditore non sia assolutamente convinto di cio’ che sta vendendo, certamente non avra’ mai il successo sperato, considerato che gli interlocutori in maggioranza si accorgeranno di una certa incoerenza tra linguaggio verbale, paraverbale e non verbale del venditore.

Ovviamente l’acquisto periodico dei prodotti, da parte del distributore, non e’ mai imposto (salvo che in alcune ipotesi che rasentano la truffa e che esaminero' in uno specifico articolo, e che sono relative al forzare un distributore appena iscritto a compiere acquisti personali di prodotti, allo scopo di poter partecipare a corsi di formazione "gratuiti") ma sara’ un’esigenza imprescindibile del medesimo che intenda avere successo a causa del numero dei potenziali clienti e/o potenziali distributori, che abbiano risposto positivamente al suo invito a partecipare a riunioni e convenzioni.

I corsi di formazione non dovrebbero essere mai a pagamento, ed anzi ti viene offerto tutto il supporto necessario, dagli appartenenti alla tua upline, fino alla seconda linea, essendo i partecipanti alle linee superiori a te, interessati ad ottenere un compenso in provvigioni indirette, dovute al tuo impegno in termini di tuoi consumi e vendite.

Ma poi il supporto ti puo’ derivare da webinar in speciali accademie visualizzabili su Zoom, ove incaricati ai vertici delle gerarchie, che abbiano ottenuto qualifiche rilevanti, intervengono per darti tutti i migliori consigli su come procedere.

Invece dal tuo impegno nella ricerca di nuovi nuovi venditori che diventino distributori attivi, ci saranno compensi in provvigioni indirette solo fino al tuo diretto superiore, ed e’ lo stesso come dire che lo stesso tuo impegno nella ricerca di venditori che divengano nuovi distributori, ti sara’ ricompensato con una piena provvigione solo fino alle vendite indirette di coloro che saranno reclutati da quelli che avrai reclutato tu.

Anche se in generale si puo’ dire che tutta l’assistenza ti venga offerta da tutti coloro che siano interessati a far crescere la tua squadra.

2. Secondo la solita critica sarebbe meglio tenere i piedi per terra anche rispetto alle promesse di guadagno, soprattutto quando si partecipi alle convenzioni

Queste convenzioni, ove si parla proprio di love bombing, accompagnate da un vero e proprio culto della personalita’ dell’oratore intervenuto, sono tutte a pagamento per chiunque vi partecipi, onde sono viste con molto sospetto.

Tuttavia, diversamente da quanto si afferma, nei Network Marketing piu'diffusi innanzitutto nessuno mai in ti promettera’ mai facili guadagni, anzi ti spieghera’ come il suo livello di qualifica sia stato ottenuto con il sudore della fronte.

Inoltre non devi temere assolutamente l’ondata di entusiasmo e fiducia da parte degli altri distributori, e da cui tu sarai investito nelle convenzioni, in cui di solito vengono a parlare illustri oratori, i quali possono essere amministratori delegati, persone di particolare successo che abbiano raggiunto i vertici grazie al loro impegno distributivo, e non esiste alcun culto della personalita’.

Normalmente la partecipazione alle convenzioni non e’ mai gratuita per il semplice motivo che l’organizzazione di tali eventi e’ piuttosto onerosa, e tale onere va redistribuito su tutti coloro che abbiano interesse ed entusiasmo alla creazione ed alla partecipazione all’evento.

Ma non solo, perche’ essere parte dell’evento rappresenta la motivazione piu’ importante per riuscire a convincere dei potenziali distributori a partecipare.

In questo caso potrai scegliere se offrire tu le spese di partecipazione ai tuoi invitati, oppure lasciare che ciascuno si paghi la propria partecipazione, se sarai riuscito a motivare maggiormente gli invitati al loro intervento.

In conclusione la tua crescita esponenziale in seno ad un network marketing potra’ trovare linfa vitale solo grazie al numero delle persone che riuscirai a portare alle convenzioni, perche’ sono fortemente motivanti, ed offrono delle concrete testimonianze di soddisfazione derivante dai prodotti e dalla crescita economica realizzabile.

3. Si afferma che chi entri nel network non e’ un commerciante, con una propria dotazione di portafoglio clienti

Normalmente chi entra in un Network Marketing lo fa sia che sia gia’ stato un venditore con o senza portafoglio, sia che non sia mai stato un venditore, proprio a causa del basso investimento iniziale necessario e del potenziale di crescita economica.

Anche se sei stato un commerciante, cio’ non vuol assolutamente dire che potresti avere successo con il Network Marketing.

Infatti cio’ dipende esclusivamente dal fatto che sarai riuscito a mettere in pratica le strategie perfettamente duplicabili, che sono gia’ state utilizzate con successo dagli appartenenti alla tua upline, e che essi ti suggeriranno con la costanza necessaria per portarti sempre piu’ in alto, se sara’ tuo desiderio essere istruito.

Anzi forse si puo’ affermare che se per anni tu abbia operato in un mercato B2B, con il Network Marketing, che e’ essenzialmente un’attivita’ che si rivolge ad un mercato B2C, non e’ assolutamente detto che tu riesca ad avere lo stesso successo avuto in precedenza.

Infatti per ottenere risultati anche nel mercato del Network Marketing dovrai rigirarti come un calzino, ed anzi, chi non ha mai venduto uno spillo in vita sua, puo’ essere che si possa sentire avvantaggiato dal partire proprio con il Network Marketing, perche’ attivita’ di vendita connotata da suoi caratteri esclusivi, che mal si coniugano con un’attivita’ che abbia avuto per oggetto la vendita di prodotti e/o servizi esclusivamente ad aziende.

Inoltre non e’ nemmeno necessario essere un rappresentante dotato di un portafoglio clienti, per entrare in un network markting, anzi direi che non abbia neanche molto senso averlo, perche’ i tuoi clienti possono essere tanti quante sono tutte le persone che conosci, moltiplicate per cinque, perche’ statisticamente sono sempre cinque tutte le persone, con le quali le prime che avrai contattato potranno metterti in comunicazione.

Certamente puo’ essere allettante entrare in un network marketing anche se non hai mai venduto e non hai un portafoglio clienti, proprio perche’ in quel momento stai svolgendo un lavoro frustrante, il cui stipendio non ti consenta di arrivare a fine mese, le cui modalita’ non ti consentano di occuparti della tua famiglia, o che ti costringano a lavorare in orari di routine quotidiana impossibili e diversi rispetto alle esigenze familiari, e cio’ proprio perche’ invece un lavoro autonomo come quello offerto da un network marketing ti puo’ consentire di gestire i tuoi ritmi personali e naturali in maniera diversa ed in totale liberta’.

Infine, tutti partono da un livello zero, e ciascuno deve impegnarsi per ottenere i risultati che si sia prefissato di raggiungere.

4. Si afferma che una volta esaurita la cerchia di parenti, amici e conoscenti, e’ facile che non si sappia piu’ a chi vendere

Cio’ non e’ assolutamente vero perche’ sarai sempre in grado di individuare il tuo target, di giorno in giorno, tra le persone piu’ disparate, di cui ti sarai anche dimenticato dopo anni, o che magari avrai conosciuto in qualsiasi genere di occasione.

Ed inoltre ho gia’ affermato una mia controcritica nel punto precedente.

L’unica controindicazione e’ nel tipico caso in cui tu viva su di un eremo, posto ai confini estremi della tua nazione, se non addirittura lontano od isolato dal mondo civilizzato, ma credo che cio’ sia ormai quasi impossibile ;-)

5. Si afferma che molto spesso si tratti della vendita di prodotti non così necessari

In un network marketing non si vendono per forza prodotti necessari, tuttavia possono essere importanti per prevenire l’insorgenza di malattie, anche se non possono essere considerati dei medicinali.

6. Si afferma che spesso siano anche prodotti piuttosto costosi, poiche’ debbano coprire la commissione indiretta di chi sta sopra il venditore

Cio’ non e’ assolutamente vero in molti casi di network marketing diffusi, e cio’ per una serie di ragioni.

In primo luogo i prezzi dei prodotti sono totalmente svincolati ed indipendenti dalle provvigioni pagate ai distributori in via diretta, indiretta e come forma di rendita perpetua.

Questo discende naturalmente dalle necessarie strategie di marketing che vengano adottate dalle aziende piu’ moderne.

In merito e’ possibile esaminare la lista delle strategie utilizzate dalle aziende negli ultimi 70 anni, per la composizione del prezzo dei prodotti, presente nel volume sul Marketing Management di Philip Kotler, edizione del 2017.

In quel volume, dopo aver esaminato come si pervenga alla composizione del prezzo di vendita, in base a tutte le teorie che si sono avvicendate negli anni nella pratica aziendale, una delle ultime teorie piu’ accreditate si impone proprio perche’ tale composizione sia completamente svincolata dal fatturato prodotto e quindi automaticamente anche dalle provvigioni pagate ai distributori.

In secondo luogo bisogna anche intendersi per cosa sia prezzo elevato, sempre in rapporto alla qualita’ del prodotto.

Se andassimo ad analizzare la formazione dei prezzi nell’ambito della grande distribuzione, ci potremo subito rendere conto che i pur bassi prezzi, sono sempre piuttosto alti a causa dei costi della pubblicita’ ed a causa dei costi relativi alla cd grande distribuzione, specialmente considerando la lunga distribuzione.

Un classico esempio che chiarisce la differenza tra vari rapporti relativi a qualita’/prezzo e che ineriscano alla pubblicita’ ed alla grande distribuzione, vi e’ quello dell’olio d’oliva extravergine.

Potresti benissimo trovare in commercio dei prodotti di alto livello qualitativo, che raggiungono i punti vendita direttamente dal produttore, con costi a volte non paragonabili a quelli di prodotti genericamente concorrenti, che vengono pubblicizzati e distribuiti dalla lunga distribuzione, i cui prezzi sono inferiori della meta’ se non anche di due/terzi o tre/quarti, rispetto ai primi, ed allora, se solo riflettessi sulla qualita’, vorrei proprio sapere secondo te quali siano i prodotti piu’ costosi ;-).

Di certo, acquistando questi ultimi, potrai anche risparmiare, ma pagando un certo prezzo in termini salute, come prevenzione dall’insorgenza di determinate malattie o patologie e/o soddisfazione.

Quindi i prezzi relativi ai prodotti normalmente commercializzati che vengono pubblicizzati o che sono diffusi attraverso la classiche catene distributive devono tenere conto della pubblicita’, e poi dei costi di gestione, non solo inerenti al trasporto, che sono comuni a tutti i generi di distribuzione, anche a quelli della corta distribuzione, inerente ad un network marketing, ma anche a quelli relativi ai costi di deposito, considerando che potrebbero anche esservi uno o piu’ stadi di deposito, ciascuno con le sue regole di marketing e di promozione pubblicitaria, persino anche supportati da una forza di vendita.

Quindi non ha alcun senso cercare di paragonare i costi logistici della grande distribuzione di prodotti multimarca, preceduti nella filiera, dai costi logistici dalla grande distribuzione di prodotti monomarca, con tutte le complicazioni che si possono immaginare, come quando si debba per forza evitare, ad esempio, che un singolo supermercato, punto di vendita finale, possa essere direttamente il terminale di lunga distribuzione di varie strutture logistiche monomarca.

Non v’e’ chi non veda come un simile approccio possa essere impossibile, e quindi nasce l’esigenza di avere dei depositi periferici, appartenenti allo stesso marchio multimarca del supermercato finale, e cio’ comporta necessariamente un ulteriore aggravio dei costi logistici.

Tutto cio’ ovviamente non accade nel mondo monomarca di un Network Marketing, ove, oltre ad esistere una certa struttura logistica, con costi di spedizione minimi, che non incidono sul prezzo finale, specialmente nel caso di un certo fatturato, composto da piu’ prodotti, esistono anche dei complessi industriali di produzione dei prodotti di un network marketing, che sono localizzati nelle singole nazioni, proprio allo scopo di rendere la logistica meno costosa e piu’ capillare in termini di distribuzione.

Quindi nel caso del network marketing, oltre ai prezzi del trasporto, o anche di consegna, bisogna tener conto dell’alta qualita’ dei prodotti, che non sono garantiti dai soliti centri di ricerca e sviluppo, come quelli di una qualsiasi azienda medio/grande, ma da un equipe dedita alla ricerca ed alla creazione di prodotti sempre piu’ moderni ed aggiornati per tutte le esigenze che possano nascere dall’estetica, dalla salute, dal cambiamento delle condizioni climatiche e dall’inquinamento.

Quindi chi pensa che il prezzo dei prodotti sia spesso superiore a quello di prodotti concorrenti (ammesso che ne esistano di corrispondenti ed ulteriormente verificando in quali termini esista una corrispondenza che possa essere spiegata in termini di concorrenza) perche’ cio’ sia richiesto per poter pagare le provvigioni, o perche’ magari si vuole vantare una qualita’ che non esista, e’ totalmente fuori strada, ed inoltre esistono ormai milioni di consumatori che sono totalmente soddisfatti dalle prestazioni dei prodotti alimentari e cosmetici di di diversi network marketing.

Infine, bisogna anche tener conto che ciascun distributore, a seconda della propria qualifica, potra’ spaziare all’interno del suo margine di sconto, rendendo meno costosi dei prodotti che potrebbero sembrare tali, ma solo in apparenza.

7. Ma ancora si obietta che vendendo meno, poiche’ si riduce sempre di piu’ il gruppo di target rappresentato da conoscenti, amici e parenti, si dovra’ per forza iniziare a sponsorizzare sempre nuovi distributori per continuare a guadagnare

Anche questa opinione non ha alcun fondamento ed e’ realmente fuorviante.

A parte quello che abbiamo gia’ detto nei precedenti punti, in tema di riduzione del target, che non si riduce mai, ma poi la critica non ha senso proprio perche’ il business in un network marketing si basa sia sulla ricerca di nuovi clienti, sia sulla ricerca di nuovi distributori.

Ovviamente cosa accadra’?

Che la ricerca di nuovi distributori sara’ continuamente alimentata anche dalla ricerca di nuovi clienti, che, dopo aver provato i tuoi prodotti, una volta soddisfatti dalla loro qualita’, ne saranno talmente entusiasti.

Con la conseguenza che, dopo aver constatata l’efficienza del piano di marketing, ed esaminate le potenziali possibilita’ di guadagno, vorranno senza esitazione aderire alla tua proposta di iscriverli come tuoi sponsorizzati, per iniziare una proficua attivita’ di distributori, e poi magari anche di team leader.

In definitiva, se magari potresti pensare che il guadagno derivi sia dalla vendita che dal reclutamento di nuovi distributori, dovrai convenire necessariamente che il maggior guadagno derivi da quest’ultima voce, costituita dalla ricerca, assistenza ed insegnamento dei nuovi distributori, affinche’ sviluppino il loro business attraverso la vendita e la ricerca di nuovi distributori.

Quindi questa e’ la filosofia del Network Marketing, altrimenti bastava dirigersi verso un altro tipo di azienda ove essere solo un venditore incardinato in un’unica forza di vendita.

8. Nel Network Marketing normalmente si dice che sarai imprenditore di te stesso, ma poi la critica aggiunge che fare impresa sia altra cosa

Secondo questa opinione vi piu’ essere impresa quando si dipenda sia da un’azienda madre e, gerarchicamente, anche dalle upline, cioe’ da chi ci ha fatto entrare nel network e che guadagna indirettamente sulle nostre vendite.

Certamente il venditore-distributore ha, con la casa madre un rapporto di collaborazione, che e’ di vendita diretta, con o senza partita iva, la quale agisce come un’azienda che assume una qualsiasi persona che voglia accedere alla posizione di distributore-venditore, dopo aver vagliato solo un ristretto numero di requisiti, e poi ha un rapporto di collaborazione con una serie di team e/o distributori, in upline, diretti da dei team leader che agiscono ne’ piu’ ne’ meno come dei direttori commerciali, che ti diano la loro assistenza e supporto in cambio di una percentuale indiretta sui tuoi guadagni.

Abbiamo gia’ esaminato cosa voglia dire investire per condurre una piccola impresa tradizionale, con i suoi sacrifici ed i rischi che bisogna sopportare, che sono di gran lunga superiori rispetto a quelli che potrai affrontare nel Network Marketing.

Quindi le persone sponsorizzate, i venditori/distributori, cercano di diventare anche loro dei team leader, agendo nel massimo dell’indipendenza, senza nessuno che gli dica quello che devono fare, se non ne hanno voglia, ma al massimo possono essere consigliati ed assistiti sulle cose da fare, oppure consigliare ed assistere te su cosa fare.

Infatti i nuovi distributori usufruiscono di una notevole assistenza e supporto, affinche’ possano crescere economicamente, perche’ questo fa crescere anche i guadagni delle upline, a seconda del piano di marketing.

Infine andiamo ad esaminare il concetto di imprenditore.

Ovviamente questo concetto non puo’ essere limitato alla ristretta categoria della vendita, in quanto quello di imprenditore comprende soprattutto la gestione dei fattori che il distributore, sia come tale, sia divenuto team leader, organizza per massimizzare i suoi guadagni, come la vendita, l’organizzazione degli altri distributori sponsorizzati, la ricerca di nuovi clienti, la ricerca di nuovi distributori, le gestione del tempo, la scelta dei prodotti in cui investire e da avere a magazzino, la gestione di eventi, etc., e tutto cio’ avviene ne’ piu’ e ne’ meno come una qualsiasi azienda o impresa.

La maggiore differenza consiste nel fatto che, oltre a non produrre nulla, perche’ sono utilizzati i prodotti della casa madre, il semplice distributore, o il team leader, diventa imprenditore di se stesso, anche se non assume nessuno e/o non viene assunto da nessuno, ne’ a tempo determinato, ne’ a tempo indeterminato, ma solo quale operatore autonomo di vendita diretta.

Quindi, anche qui, in considerazione del grande numero di distributori e di linee che si possano aprire, possiamo trovare un insieme di micro aziende o di micro imprese, che collaborano per un fine di crescita comune.

9. I consigli per chi entra nel Network Marketing

a. Vuoi essere un venditore?

Se vuoi entrare in un’azienda di Network Marketing devi iniziare a ragionare come un venditore, e poi piu’ avanti, man mano che il tuo impegno cresca, dovrai iniziare a ragionare come un imprenditore.

b. Sei portato per farlo?

Questa e’ una domanda oziosa ed inutile!

Chiunque puo’ essere un venditore, siamo un po’ tutti venditori ed acquirenti al 50% e quando nasciamo siamo gia’ venditori perche’ con il nostro pianto cerchiamo di vendere le ragioni del pianto e del nostro dolore a chi ce li puo’ togliere.

Quindi non ha senso chiedersi se sei portato o non sei portato per la vendita, tutti possono farlo.

Venditori non si nasce ma lo si diventa, con l’esercizio e la costanza.

c. Hai un piano di vendita?

No?

Se non l’hai adesso potrai creartelo nel breve/medio termine, non occorre essere dei geni per farlo.

d. Hai una rete di acquirenti che potrebbe acquistare il prodotto piu’ volte?

Chiunque puo’ avere una rete di acquirenti di tal genere, sempre seguendo un particolare percorso di crescita, ma in seguito, dopo aver venduto l’idea del lavoro autonomo e redditizio, potrebbe anche avere una rete di venditori-distributori.

e. Puoi permetterti di rischiare soldi e tempo?

Esaminando con con molta attenzione la tua situazione economica, se hai gia’ un posto di lavoro che non ti consente di fare il rappresentante, perche’ non hai tempo disponibile, oppure perche’ dovresti investire maggiori quantita’ di danaro in mezzi per spostarti, come auto, o in altro, come carburante, gomme, ristorante, etc., oppure se sei disoccupato e non hai molta disponibilita’ economica, od anche nel caso in cui tu volessi aprire una piccola azienda tradizionale, capiresti che non hai assolutamente alcuna possibilita’ di diventare un lavoratore autonomo.

Per tutte queste cose sicuramente non puoi rischiare soldi e tempo.

Ed inoltre il posto fisso, con il contratto a tempo indeterminato, non te lo offre piu’ nessuno.

Con un network marketing hai invece la possibilita’ di guadagnare perche’ non devi investire inizialmente cifre superiori ai 100 euro, per acquistare due o tre prodotti base.

Naturalmente nessuno mai si sognerebbe di dire che sia tutto facile, se non vuole truffarti o prenderti in giro.

Ma in seguito dovrai smetterla di ragionare come un dipendente, man mano che ti industri nell’attivita’ di ricerca di collaboratori da sponsorizzare, perche’ dovrai misurarti con la capacita’ di gestire delle risorse, costituite soprattutto dalle persone e dal tuo tempo.

Percio’ capisci che per fare questo lavoro non hai bisogno di investire danaro.

Ma come ti ho gia’ detto dovrai ragionare come un imprenditore.

f. Con un network marketing legale e trasparete potrai fare tutte le ricerche possibili di informazioni per poter iniziare a lavorare con tranquillita’

Ma in ogni caso devi fare delle ricerche molto approfondite e raccogliere quante piu’ informazioni possibili sul prodotto, il mercato e l’azienda che opera con il Network Marketing.

Potrai ottenere delle visure camerali, articoli di giornali e riviste, recensioni su aziende e prodotti, pareri su aziende e prodotti ottenuti dai social, ed infine eventuali segnalazioni e reclami presso le autorita’ garanti.

E come ti ho gia’ anticipato se un network marketing e’ garantito dall’iscrizione ad Avedisco, l’associazione delle aziende che operano attraverso la vendita diretta, in teoria non dovresti avere problemi di truffa.

g. In caso di tuo recesso potresti anche correre il rischio di rimanere con prodotti che potrebbero restare invenduti.

Se hai intenzione di recedere dal contratto, il network marketing legale e trasparente valutera’ l’integrita’ dei prodotti che ti sono rimasti, anche in relazione alla loro scadenza, come prodotti alimentari e per la cosmesi, affinche’ tu possa recuperare quello che hai speso, cioe’ potrai essere rimborsato senza problemi.

e. Come si pagano le tasse?

Non avendo alcuna preparazione in tema, ti consiglio di rivolgerti ad un commercialista, e questo dovrai farlo una volta sola, in quanto per il futuro, in base alle norme relative all’art. 173 della legge 2005, che ha per oggetto la vendita diretta, non avrai piu’ bisogno di andarci se non 3 o forse 4 volte all’anno, per delle questioni assolutamente semplici, specialmente se hai la partita iva.

In questo caso non dovrai neanche versare i contributi INPS, perche’ al versamento degli stessi ci pensera’ direttamente lo stesso network marketing.

L’unica tua incombenza sara’ quella di versare l’IVA trimestrale tramite F24.

13 dicembre 2022

Il Follow-up Marketing On Line

Il Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line descrive delle strategie efficaci per creare una lista di iscritti, a cui inviare, dopo l'iscrizione degli stessi, una serie di messaggi e-mail, che rappresentino degli strumenti di vendita di direct marketing oppure che siano idonei, attraverso l'utilizzo di una newsletter, a creare, diffondere e mantenere nella testa del target il proprio brand.

Esso rappresenta uno dei tanti corsi di webmarketing che ho composto, e che fa parte della grande famiglia del Marketing Management, che rappresenta il core business del presente blog SergioTraversa.com.

Questo corso si basa essenzialmente sull'e-mail marketing.

E' grazie all'E-mail Marketing che io posso utilizzare un software autoresponder professionale per inviare agli iscritti della mia lista i messaggi e-mail, che contengono le lezioni di questo corso, secondo la logica del Follow-up Marketing On Line, inteso come strategia che si fonda sui messaggi successivi.

Queste lezioni sarebbero destinate a diventare gli articoli del blog, secondo una strategia molto efficace, in termini di posizionamento sui motori di ricerca e di moltiplicazione delle iscrizioni alle mie liste, che avevo adottato sino all'anno scorso, e che ho analizzato in una lezione del corso stesso.

Questa strategia l’ho temporaneamente abbandonata, dopo avere utilizzato per anni un server su HostGator, ove avevo installato un noto software autoresponder, arpReach, server e autoresponder che non utilizzero' mai piu' a causa della piu' totale mancanza di professionalita' dei propri titolari.

Sono ancora in procinto di trovare un server ed un autoresponder piu' professionali, e mi rendo conto che in questi tempi di pandemie e di belligeranza, che sono molto difficili, sara' dura trovare dei prodotti e servizi con un buon rapporto qualita'/prezzo.

Attualmente questo corso avanzato e' strutturato in lezioni singole riprodotte nel presente blog, costruito con la piattaforma di blogging gratuita di Google, cioe’ Blogger,

Dal blog entro breve potrai scaricare l’intero corso di oltre 600 pagine in formato pdf.

Questo corso puo' benissimo essere visulalizzato in un sito internet di quelli che vanno molto di moda ultimamente, con pagine dotate di ampio spazio e di caratteri cubitali, che rappresentano il classico esempio di onepage.

Tuttavia ritengo di poterlo visualizzare con piu' efficacia facendo ricorso ad un blog, secondo le strategie del Blog Marketing, che potrai trovare nel Corso Avanzato sul Blog Marketing che mi sto accingendo a comporre e che vedra' la luce fra qualche tempo.

Naturalmente per chi vuole approcciarsi in modo piu' semplice a come utilizzare il Follow-up Marketing On Line, la lettura piu' snella che posso consigliare e' sempre quella del Corso Base sul Follow-up Marketing On Line, i cui 12 articoli rappresentano il succo, il riassunto dell'intero Corso Avanzato su Follow-up Marketing On Line.
 
Il Corso Base sul Follow-up Marketing On Line rappresenta un riassunto propedeutico per capire meglio quanto sia stato inserito nel corso avanzato.

Il Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line originariamente era strutturato in 20 capitoli, ed era comunque, come quello attuale, un corso step by step per capire come anche in internet possano essere applicate le strategie di follow-up marketing relative alla vendita off-line, allo scopo di incrementare il proprio business on-line, naturalmente con gli opportuni adattamenti.

Questo corso e’ dedicato ad un grande amico, Steve Hetrick, fornitore di servizi di hosting e produttore di un software autoresponder della categoria self hosted, un vero americano della Pennsylvania, scomparso nel gennaio del 2011.

Egli fu l’unico che nel 2005, agli inizi della mia avventura sul web, mi dimostro' gratuitamente, con le sue lezioni, che per far decollare un business occorreva un software autoresponder, attraverso l’applicazione delle strategie del Follow-up Marketing On Line, che troverai nei dettagli di questo corso, mentre molti altri, non meno conosciuti web marketer italiani ed americani, mi avrebbero fatto pagare chissa' quanto per fornirmi tali informazioni.

Esso rappresentava l’evoluzione del primo nucleo di un corso nato nel 2007, il Mini Corso sul Follow-up Marketing in 12 lezioni, un e-book di sole 82 pagine.

In seguito ne ho incrementato notevolmente i suoi contenuti fino a diventare quello che era l'edizione quattordicesima del Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line, che adesso diventera' l'edizione quindicesima dell'anno in corso, il 2022!

Il Corso Avanzato Sul Follow-up Marketing On Line sara' composto da circa 200 lezioni, suddivise in circa 30 capitoli, che potrai scaricare singolarmente dal presente blog, oppure, come dicevo, sotto forma di e-book di oltre 600 pagine.
E quindi tutte le lezioni saranno poi riunite in un e-book unico, che potrai scaricare, leggere sul tuo schermo o anche stamparlo direttamente.

Spero al piu' presto di riuscire ad automatizzare lo scaricamento delle lezioni attraverso la posta elettronica, utilizzando un software autoresponder professionale che non sia self hosted, ma appartenga all'area dei servizi esterni di E-mail Marketing, come Aweber, GetResponse, MailChimp, iContact, etc.

Il Corso Avanzato Sul Follow-up Marketing On Line e’ in grado di dare delle risposte molto elaborate e complete, a chi abbia gia’ delle cognizioni sul tema del settore dell’email marketing, oppure a chi abbia gia’ iniziato un determinato percorso, per incrementare il suo business on-line, attraverso l’utilizzo dei messaggi in follow-up, creati con strategie di direct marketing oppure con l’uso di una tradizionale newsletter.

Certamente questo corso puo’ dare delle soluzioni a tutti coloro che vogliano affrontare con idee piu’ chiare una nuova esperienza nel campo del follow-up marketing.

Ma soprattutto ed in particolare, e’ diretto a coloro che abbiano gia’ impostato una strategia di lead generation, cioe’ produzione di contatti, attraverso l’inserimento del proprio sitoweb/ blog, dotato di un modulo di iscrizione, nei primi risultati naturali delle classifiche dei motori di ricerca.

Inoltre e’ rivolto a coloro i quali abbiano deciso di estendere la loro visibilita’ in vetta alle classifiche dei motori di ricerca, attraverso il Pay Per Click, partecipando, ad esempio, al programma di Google AdWords.

Confido nell’utilita’ di questo corso avanzato e fin d’ora ringrazio tutti coloro che vorranno utilizzarlo per la propria conoscenza o trarne vantaggio dalla sua distribuzione gratuita.

Nella fase introduttiva troverai un primo capitolo, contenente alcuni articoli che parlano di telemarketing, email marketing, autoresponder, corsi inviati con un follow-up commerciale di direct marketing, oppure trattano del diverso tema della newsletter, introducendo tutti gli argomenti che verranno sviluppati all’interno di questo corso avanzato.

Grazie per la cortese attenzione

Cordiali saluti

Sergio Traversa


Follow-up e Follow-up Marketing On Line


Vedremo molto presto nei dettagli che cosa sia un follow-up, ma ne introduciamo ora i principi basilari.

Il follow-up e' uno strumento che serve per potenziare, rafforzare ed espandere gli effetti di un primo approccio, creando i presupposti per stabilire dei contatti successivi e che crea un flusso prevedibile e proficuo di prospect e clienti che acquistano.

Ma perche' parlare di Follow-up Marketing On Line?

Perche' e' essenzialmente un canale che si serve di internet e della posta elettronica per funzionare, e che e' un sistema praticamente a costo zero, e che non richiede grande manutenzione, a parte il lavoro iniziale di impostazione e redazione dei messaggi da inviare.

Se stai facendo solo un follow-up composto da uno o due messaggi ai tuoi potenziali clienti stai perdendo tempo.

Non ricontattare i tuoi potenziali clienti con continui messaggi e’ la stessa cosa che riempire la vasca da bagno senza prima mettere il tappo nello scarico!

Uno studio ha rivelato che l’81% di tutte le vendite avviene in media a partire dal decimo contatto, o messaggio.

Ma non ti scoraggiare se sei tra il 90% degli imprenditori che non fanno alcun follow-up.

La buona notizia è che hai sempre la possibilità di incominciare acquisendo ampi margini di miglioramento redditizio.

Le piccole imprese che procedono con una buona campagna di follow-up godono di tassi di conversione più elevati e quindi di una più alta percentuale di vendite rispetto alle imprese che non lo fanno.

Dopo aver chiesto a molti piccoli imprenditori il motivo per cui non operano con un follow-up sento risposte del tipo: "Non ho il personale di vendita per inseguire tutti i nostri contatti", o "spesso siamo troppo occupati per poter procedere con campagne intense di follow-up. "

Queste risposte mi dicono che manca la conoscenza di come avviare un processo sistematico per creare una strategia di follow-up marketing on line.

Il problema vero non e’ che non hanno la capacità per mettere in pratica un follow-up,  ma e’ che non hanno i sistemi automatici per farlo.

Che cosa può fare un buon sistema follow-up automatizzato?

Un buon sistema di di follow-up marketing on line dovrebbe avere tre attributi.

1 - Dovrebbe essere sistematico, il che significa che il processo di follow-up deve essere attivato allo stesso modo ogni volta, in modo che si possano ottenere dei risultati ripetibili all'infinito.

2 - Dovrebbe generare risultati costanti e prevedibili.

3 - Richiede una minima interazione tra prospect e sistema affinche’ il follow-up funzioni, il che significa che dovrebbe essere in grado di essere eseguito come se ci fosse un pilota automatico alla sua guida.

Sembra un sogno che diventa realtà per la maggior parte dei proprietari di piccole imprese, non è vero?

Non solo puo’ essere messo in pratica, ma funziona ogni giorno.

Il segreto del "follow-up marketing on line" è quello di rendere automatiche le azioni mirate di offerta in modo che non dovete alzare un dito, mentre il lavoro viene svolto quando dormi, oppure sei in vacanza o magari stai anche automatizzando un altro business.

Con la tecnologia di oggi cio’ e’ piu’ semplice che mai.

Automatizzare i processi di follow-up vi da’ piu’ tempo per lavorare sul tuo business, piuttosto che nel tuo business.

Vi sono fondamentalmente tre tipi di Follow-Up.

Infatti ci sono almeno quattro tipi di persone con le quali si dovrebbe procedere con una strategia di follow-up marketing, e cioè gli utenti, o persone che appartengono al tuo target di mercato, per il quale avrai ottimizzato il tuo sito web, i prospect ovvero persone che hanno risposto al tuo marketing, cioe’ gli iscritti alla tua lista, che non hanno ancora acquistato, inoltre i clienti, ovvero persone che hanno acquistato almeno una prima volta qualcosa da te, ed infine i clienti ormai fidelizzati, i quali hanno risposto positivamente alle tue innumerevoli campagne di email di direct marketing.

Ogni messaggio e offerta di follow-up potranno e dovranno anche essere diversi per ogni tipo di persona.

I visitatori devono essere invogliati a visitarti sul web o presso il tuo negozio o ufficio.

Per coloro che invece sono gia’ piu’ in confidenza con te, e cioe' gli iscritti alla tua lista, e’ necessario convincerli a fare il loro primo acquisto.

E con i clienti, che hanno compiuto il primo acquisto, dovrai procedere nel convincerli a tornare e fare più acquisti dei tuoi prodotti e/o servizi e nel consigliare il tuo nominativo ad altri potenziali clienti con il passaparola.

Ovviamente il più difficile tipo di persona da convincere con un follow-up è l'utente, il visitatore, perché non ha ancora mostrato alcun interesse nel tuo prodotto e di solito non hai alcuna informazione per contattarli, mentre sono loro che gia’ ti possono conoscere perche’ li hai targettizzati.

Diversamente accade per iscritti e clienti potenziali o per i veri e propri clienti, perche’ hai gia’ le informazioni di contatto.

E se il tuo sistema e’ coerente convertirai i tuoi utenti e visitatori in iscritti e questi ultimi in clienti.

Quando utilizzi un autoresponder di quelli self-hosted (non per i servizi esterni di e-mail marketing) puoi inserire una sequenza di messaggi senza limiti perche’ l'utilizzo dei messaggi e-mail e’ fondamentalmente gratuito, mentre i servizi esterni di email marketing fanno pagare un canone mensile che comprende un quantum che prescinde dal fatto che tu faccia invii o meno, ed una tariffa proporzionata al numero dei destinatari ed al numero dei messaggi, a prescindere che siano ripetuti o meno.

Percio', anche quando hai degli incontri in fiere, open house e open day aziendali, offri il tuo biglietto da visita e richiedi quello del tuo interlocutore, dotato di indirizzo e-mail, al quale chiederai gia’ un iniziale permesso di inviare promozioni vie e-mail, che dovra’ essere confermato dalla iscrizione alla tua lista.

Uno dei miei clienti ha impostato un follow-up con piu' di 20 messaggi e-mail, che raggiungono i suoi iscritti e contatti in un periodo di sei mesi.

Io stesso, quando utilizzavo arpReach, un software self-hosted, prima che il suo folle proprietario mi chiedesse 315 euro per inserire un nuovo nome dominio nel software stesso, ho pianificato un follow-up di ben 72 messaggi che avrebbero dovuto giungere al destinatario nel giro di 25 settimane, cioe' sei mesi, con tre messaggi alla settimana.

Ogni sequenza deve seguire un ragionamento logico e si dovrebbe prendere in considerazione il come rafforzare l'offerta, prospettando, ad esempio, il principio della scarsita', motivando ad agire ora, sottoponendo la generosa offerta ad una scadenza ben precisa.

Ad esempio, nel terzo messaggio della sequenza follow-up, un operatore inesperto potrebbe dire: "Sono sorpreso che non hai ancora preso in considerazione la mia generosa offerta, che cosa ti trattiene?"

Altrimenti un buon esperto di follow-up marketing on line dovrebbe prevedere l'utilizzo di motivazioni piu' forti dicendo: "Ti ho scritto tre volte e ancora non hai preso in considerazione la mia offerta, così ho deciso di farti uno sconto ulteriore, ma solo se acquisterai entro una settimana".

E questa di sicuro rappresenta un'offerta che difficilmente si puo' rifiutare.

Non noti come il linguaggio si ricolleghi sempre alle precedenti comunicazioni per dare l'idea di un flusso logico di comportamenti, in modo che poi si possa giungere ad incrementare l'audacia ed il tono con cui si presenta la stessa offerta.

Ed e' lo stesso tipo di conversazione si potrebbe avere in una relazione di vendita tra persone presenti in carne ed ossa.

Come impostare il proprio sistema di Follow-up Marketing On Line come se fosse un pilota automatico?

Quello che sto per rivelarti e’ la chiave per lo sviluppo di un potente sistema di follow-up marketing on line perche' elimina il numero uno dei motivi per i quali la maggior parte delle aziende preferisce non pianificare un sistema del genere.

E’ necessario pianificare il sistema di follow-up in modo che sia automatizzato il piu’ possibile allo scopo di ridurre al minimo indispensabile le interazioni fisiche dei tuoi dipendenti con il sistema medesimo.

Sono le interazioni fisiche, come ad esempio, la stampa delle lettere, o l'invio manuale di messaggi di posta elettronica, o addirittura l'inserimento dei cavi elettrici nelle prese di alimentazione, le cause principali del 99% di tutti i guasti, che possano avere conseguenze per il tuo pilota automatico di follow-up.

Ma ti confesso che questo e' un problema relativo perche' il 100% delle interazioni tra il tuo sistema di follow-up ed i tuoi prospect e clienti, si svolge con il supporto di un server remoto irraggiungibile ed a prova di dipendente, se utilizzi un servizio esterno di e-mail marketing come GetResponse, Aweber, MailChimp, etc.

Invece se utilizzi un software self-hosted vi sono abbastanza complicazioni che richiedono molta attenzione e cautele da parte dei tuoi dipendenti.

Percio' per automatizzare il tuo follow-up potrai considerare l'utilizzo di un software autoresponder installato su server remoto oppure il ricorso all'outsourcing, consistente in servizi esterni di e-mail marketing, quindi scegliendo tra un software che richiede il tuo intervento manuale iniziale, e dei diversi servizi dedicati, con i quali potrai solamente impostare i tuoi messaggi e-mail, senza avere piu' i grattacapi di dover installare un software su di un server remoto.

Tuttavia non sono pochi nemmeno i vantaggi che puoi avere dall'utilizzo di un software autoresponder di cui avrai acquistato la licenza, che rimarra' tua per sempre.

Soprattutto parlo di vantaggi economici, perche’ non dovrai sborsare soldi in funzione del numero dei destinatari e non avrai canoni mensili a prescindere che tu faccia o non faccia degli invii.

Certo e’ che comunque dovrai sopportare i costi di un server remoto e tutto cio’ che richiede una conoscenza approfondita riguardo alla gestione di un server remoto, come, ad esempio, una consolle quale e’ cPanel, con la quale dovrai gestire il tuo spazio web.

In ogni caso, se utilizzi un software autoresponder o un servizio esterno, per la gestione dei follow-up, occorre l'iscrizione ad una lista, cioe' l'inserimento dei dati dei tuoi utenti iscritti in un modulo inserito nella tua landing page, che poi il software automaticamente immagazzinera', ed altrettanto automaticamente quel software inviera' le sequenze di messaggi in follow-up ai tuoi iscritti, sia nel caso di software autoresponder self-hosted che in quello dei servizi esterni di e-mail marketing.

Immagina di pubblicare un annuncio, e che i tuoi prospect ti abbiano contattato per comunicarti le loro informazioni, che siano poi state registrate nel tuo sistema di messaggi.

Quindi, dopo aver inviato in modo automatico alla societa' di servizi esterni di comunicazione le informazioni ottenute dai tuoi contatti, i tuoi prospect ben potrebbero ricevere una sequenza di messaggi con i contenuti piu' persuasivi, e senza che tu abbia fatto il minimo sforzo.

Allo stesso modo potrai pianificare l'invio di messaggi pianificando un sistema di follow-up marketing on line senza muovere un dito, utilizzando un programma autoresponder self-hosted.

Cosa penseresti se io ti invitassi a chiamare i tuoi prospect destinatari dei tuoi follow-up per telefono?

Sicuramente avrai fatto caso al fatto che non ti ho detto nulla riguardo all'eventualita' di chiamarli telefonicamente.

E infatti chiamare per telefono i destinatari dei tuoi messaggi in follow-up non ha alcuno scopo e non ha alcun senso, perche' se la tua lista dovesse crescere passeresti le tua giornate al telefono o costringeresti i tuoi dipendenti a fare telefonate che non servono a nulla se non a perdere tempo.

Sarebbe in un certo senso come dichiarare al destinatario della telefonata che non sei sicuro dei risultati delle tue campagne di follow-up marketing on line.

Questo perche' tu certamente avrai pianificato che i tuoi prospect abbiano gia' ricevuto in precedenza una prima telefonata di approccio e conseguentemente uno o piu’ messaggi informativi ed educativi e quindi cio' comporta che abbiano ricevuto risposta alle loro domande e richieste prima di contattarti.

Infatti un prospect che sia stato informato ed educato al tuo modo di presentarti e fare marketing sara' sempre il migliore dei tuoi prospect.

In tale ottica essi sanno gia' che sei migliore rispetto alla tua concorrenza, e quale sia la tua migliore proposizione di vendita nelle tue presentazioni e che ti sei qualificato come un esperto che possa risolvere i loro problemi.

In sostanza, essi si sono predisposti a ricevere le tue offerte prima ancora che tu abbia bisogno di perdere tempo a parlare direttamente con loro.

Questo riduce drasticamente il ciclo di vendita e aumenta il tasso di conversione perché avrai posizionato la tua piccola impresa nella prospettiva di essere la loro unica scelta logica.

In conclusione il Follow-up Marketing On Line diventera' un supporto indispensabile per incrementare il tasso di conversione e poi quello di chiusura dei successivi contratti e contribuira' ad aumentare notevolmente la soddisfazione del cliente.

Il follow-up pianificato come processo sistematico consente di ottimizzare il tempo utilizzato dai tuoi venditori e porta ad un deciso miglioramento della loro produttività, e questo si tradurrà in un aumento delle vendite, con una sensibile riduzione dello sforzo normalmente impiegato.

Allora inizia oggi a concludere piu' vendite, inserendo nel tuo sistema di marketing anche il canale del Follow-up Marketing On Line.

E-mail Marketing e Social Media


Sommario:

1 – Introduzione

2 – L’E-mail Marketing e’ tutt’ora il canale di marketing che assicura il piu’ alto ritorno dall’investimento

3 – Utenti e consumatori sono piu’ disposti a cambiare social piuttosto che indirizzo e-mail

4 – I messaggi non spariscono cosi’ facilmente dalle caselle di posta elettronica dei destinatari

5 – L’email puo’ essere targettizzata, mentre il social networking puo’ solo reclamizzare prodotti che vanno bene per tutti

6 – I Social Media costituiscono un canale che consente di fare branding, non di fare vendita diretta

7 – Email Marketing e Social Media devono cooperare insieme

8 – Qualche appunto in controtendenza

 

1 – Introduzione

I social media sono divenuti una parte molto importante di internet e del panorama del marketing on line nell’ultimo decennio.

In che modo i social media hanno avuto influenza sull’email marketing, ed inoltre l’email marketing svolge ancora un ruolo definito in un mondo dominato dai social media?

Sembrano domande retoriche perche’ la realta’ e’ che l’email marketing e’ diventato ancora piu’ preminente di sempre in questo panorama in cui le persone sembrano essere ormai dominate dai social media, quali Facebook, Instagram, LinkedIn, Twitter, etc.

Vi e’ un crescente numero di social media che, in un periodo o in un altro, stanno dominando il traffico su internet.

Naturalmente anche il marketing applicato attraverso i social e’ cresciuto, e questo rappresenta una necessita’, dato che i consumatori ed i clienti passano cosi’ tanto tempo sui siti dei social media.

Ma ha un senso dedicare tutte le tue risorse di marketing al social networking?

Certo che no!

Infatti l’E-mail Marketing gioca ancora un ruolo molto importante in qualsiasi strategia completa di Web Marketing.

E’ chiaro che in un mondo dominato dai social media, hai la necessita’ di riunire le tue strategie di email marketing con quelle di social media marketing, con l’obiettivo di realizzare scopi diversi.

Esamino ora qualche consiglio su come e perche’ integrare l’email marketing con le strategie di social networking.

2 – L’E-mail Marketing assicura il piu’ alto ritorno dall’investimento

Infatti, ed indipendentemente da quando e quanto i social media abbiano assunto dimensioni planetarie, l’email marketing ha sempre garantito il piu’ notevole ritorno da un investimento.

Questo e’ evidenziato da quanti pochi sforzi in termini di risorse, lavoro e tempo possa richiedere l’invio di un messaggio piuttosto targettizzato ad uno specifico gruppo di clienti ed utenti.

E se tu sei un imprenditore che apprezza l’importanza di un ROI abbastanza elevato, sicuramente l’email marketing dovrebbe essere in cima alla tua lista di strumenti che utilizzi per la vendita diretta e dei tuoi canali di comunicazione.

3 – Si e’ piu’ disposti a cambiare social piuttosto che indirizzo e-mail

Qualcuno si ricorda di MySpace?

Fu il social media piu’ diffuso all’incirca una quindicina di anni fa, oltre a Google, tanto che tutti avevano un profilo su MySpace e passavano molte ore tutti i giorni su quello che era il social media dominante.

Poi venne il turno di Facebook che divenne il piu’ popolare, grazie anche alla diffusione del social collegato Instagram ed all’utilizzo di Whatsapp, tanto da costringere Google a togliere di mezzo Google+, che ormai era fuori mercato.

Quindi una cosa che rappresenta la realta’ dei social media e’ che gli utenti sono sicuramente piu’ disposti a cambiare il social media preferito piu’ di quanto si possa immaginare.

Ovviamente questo non accade agli indirizzi di posta elettronica.

Certamente puo’ accadere che gli utenti cambino anche indirizzo email, a causa di una conveniente offerta, da parte di un nuovo rivenditore di servizi di rete e telefonici.

Ma questo non e’ che avvenga tutti i giorni, ed inoltre il cambio di fornitore avviene comunque per motivi economici, mentre normalmente i social media non si cambiano per motivi economici, ma per un’esclusiva ragione di praticita’ e comodita’.
Tuttavia bisogna pur sempre ricordare che in media, ogni anno, un 15% degli utenti cambia indirizzo di posta elettronica.

Peraltro, e con molta piu’ frequenza, gli utenti semplicemente aggiungono un nuovo indirizzo email secondario e utilizzano il loro vecchio indirizzo principale piu’ raramente o per scopi differenti.

C’e’ da dire che questo capita soprattutto quando la tua casella di posta elettronica piu’ datata e’ ormai inflazionata di messaggi spam ed anche messaggi inutili, tanto che quando vai a cercare i messaggi che ti interessano, devi spulciarli tra centinaia e centinaia di messaggi spazzatura.

E quindi si giustifica il ricorso ad un altro nuovo indirizzo e-mail perche’ non conosciuto da terzi e percio’ non ancora inflazionato come il primo.

Ovviamente questo fenomeno potrebbe ribaltare la tesi iniziale, pero’ vi e’ da prendere in considerazione un altro fenomeno di segno opposto.

Prendo in considerazione Hotmail che e’ tutt’ora il piu’ diffuso servizio di posta elettronica web based nel mondo, poiche’ e’ il piu’ datato, ed anche se non viene controllato ogni giorno dai suoi utenti, molti lo fanno almeno periodicamente.

Certamente un indirizzo di posta elettronica non e’ cosi’ permanente come lo potrebbe essere un indirizzo di posta ordinaria, ma una volta che tu sia in possesso dell’indirizzo email di un tuo cliente sei sicuro che il tuo messaggio giungera’ nella sua casella e sara’ letto, sempre che non sia cambiato o che tu non sia stato bloccato per una qualsiasi ragione, od il messaggio non sia finito nelle maglie della fluidita’ degli strumenti elettronici.

Peraltro tutto questo discorso puo’ contenere qualcosa di esatto, ma solo se riferito a qualche tempo fa, quando la gente si iscriveva ai social media, e passava il tempo, ma senza sapere effettivamente il come ed il perche’ di tutto questo.

Adesso che le persone si sono accorte di determinati vantaggi, che non sono solo economici, e che si sono legate ai social piu’ utilizzati, come Facebook ed Instagram, difficilmente cambieranno, piu’ che altro perche’ e’ molto ma molto piu’ difficile che un concorrente possa frenargli la strada, soprattutto se si prende in considerazione la inesorabile chiusura del social di Google, Google+.

Ma non solo, perche’ adesso le societa’ che forniscono servizi di rete e telefonici stanno spuntando come i funghi con le loro nuove offerte, che difficilmente, e specialmente in tempi di crisi come questi, si riesce a resistere.

In realta’ sono altri i punti di vista di cui bisogna tenere conto, nel pianificare le proprie strategie di marketing, condividendo risorse da destinare all’E-mail Marketing ed al Social Media Marketing.

4 – I messaggi non spariscono così facilmente dalla posta elettronica

Questo e’ un argomento che rafforza la preminenza dell’E-mail Marketing rispetto al Social Media Marketing.

Una volta che hai inviato il tuo messaggio ad un prospect, il messaggio rimane in quell’unica casella di posta elettronica fino a quando il destinatario la legga o decida di eliminarla definitivamente.

Questo significa che persino se il destinatario non abbia ancora letto il messaggio, quest’ultimo, con in evidenza il suo oggetto, sara’ ancora li’ per ricordargli riguardo alla sua relazione con il tuo brand.

Diversamente un messaggio su di un social network non e’ permanente.

Una volta che hai postato un messaggio in un social media, il tuo messaggio viene visualizzato da quegli utenti che hanno avuto accesso qualche tempo prima del suo inserimento.

Non ha importanza il numero dei post che inserisci in Facebook o Twitter, e quindi non avrai mai la possibilita’ che un gran numero di utenti, magari tuoi desiderati clienti, tuttavia non targettizzabili, possa accedere alla lettura del tuo post.

Invece il tuo messaggio e-mail, a prescindere che venga immediatamente letto o meno, sara’ sempre potenzialmente in grado di essere letto o di ricordare, anche se non ancora aperto, la tua relazione con loro, per mezzo del suo oggetto, sempre visibile nell’elenco.

5 – L’email puo’ essere targettizzata, il social networking non puo’ esserlo

E’ insito nella natura del social networking il dare una certa sicurezza nella protezione della privacy.

Ma non solo, perche’ la gente non e’ sempre disposta a fornire i propri dati reali sui social media.

Diversamente il database delle email contiene informazioni che permettono di segmentare e targettizzare la tua comunicazione, basata su fatti concreti, come lo storico degli acquisti, il genere, l’eta’, e persino la locazione geografica.

I messaggi piu’ efficaci sono quelli targettizzati.

Social media e social network non ti consentono di creare messaggi o post targettizzati, salvo quando cercano di colpire il proprio target a seconda degli orari, nei quali molto probabilmente si connettono con i social, ed infine si puo’ tentare anche di raggiungere un target definito territorialmente.
Distinzioni basate sul sesso dipendono sempre dagli orari di connessione, di cui sopra.

6 – I Social Media consentono di fare branding, non di fare vendita diretta

Certamente anche i Social Media fanno parte delle tue strategie di marketing, con questo limite, secondo la maggioranza degli esperti di marketing, i quali affermano che i social media rappresentano uno strumento di marketing per fare branding e non per vendere direttamente.

La ragione principale per la quale l’E-mail Marketing continua ad essere quella che assicura il piu’ alto ritorno dall’investimento, rispetto agli altri canali di marketing, e’ che il comportamento degli utenti sui social media non si traduce in vendite dirette.

Gli utenti dei social media ottengono informazioni e discutono di prodotti, ma non necessariamente acquistano prodotti.

In conclusione i Social Media sono importanti per operazioni di branding.

7 – Email Marketing e Social Media devono cooperare insieme

Sappiamo gia’ come un qualsiasi piano di marketing degno di questo nome e’ un piano che comprende tutti i canali disponibili, e questo significa che social media ed email marketing devono lavorare insieme.

Ci sono delle grandi possibilita’ per gli utenti di condividere i contenuti di messaggi email attraverso i social network e opportunita’ per gli utenti di iscriversi alla tua lista sempre attraverso i social network.

Sotto questa seconda ipotesi possiamo individuare delle pagine di Facebook appositamente create per poter iscriversi ad una lista dopo aver cliccato su di un link specifico.

Del resto il panorama offerto dagli sviluppatori di applicazioni per Facebook ha trovato molte possibilita’ da questo punto di vista.

In base alla prima ipotesi invece ci sono delle concrete possibilita’ di connessioni tra blog, social media ed email marketing, fra l’altro gratuite rispetto alla precedente ipotesi.

E infatti possiamo osservare come, ad esempio nei blog, vi sia la possibilita’ di condividere gli articoli sui social media ed al contempo, una delle strategie considerata tra le piu’ efficaci prevede che si possa creare un follow-up di messaggi, costituiti dai primi 600/800 pixel, in lunghezza, degli articoli originali, che magari non vengono mai letti direttamente nel tuo blog.

In questo modo hai la possibilita’ che il destinatario del messaggio clicchi sul link che rimanda all’articolo integrale, ed in questo modo potrai far conoscere i tuoi prodotti, inserendo nei messaggi email come dei consigli per gli acquisti, e con questa strategia potrai guadagnare in termini di posizionamento sui motori di ricerca perche’ i tuoi articoli, posti nel tuo blog, faranno registrare ai motori i click sui link e l’apertura degli articoli stessi sul tuo blog.

Allo stesso modo, ad esempio su Facebook, se crei una pagina fan, in cui condividi gli articoli inseriti nel tuo blog, i tuoi follower accederanno a quella pagina per leggere i tuoi ultimi articoli, troveranno il link che li portera’ sul tuo blog, ed in questo modo avrai creato una sinergia tra blog, social media ed e-mail marketing.

Potrai condividere, se vuoi, gli stessi articoli anche sulla tua pagina profilo di Facebook, ma senza i risultati che otterrai con una pagina fan, poiche’ sono ben pochi quelli che leggeranno il tuo articolo.

Potrai altresi’ condividere i tuoi articoli su Twitter e su LinkedIn, ricordando che su quest’ultimo, che ha un bacino di utenza di professionisti, dovrai condividere articoli ad hoc.

8 – Qualche appunto in controtendenza

Abbiamo visto come si considerino i Social Media quali strumenti per fare operazioni di branding.

Parzialmente non sarei proprio d’accordo con questa affermazione, come non sarei neppure d’accordo che l’Email Marketing assicuri il piu’ alto ritorno dall’investimento.

Forse avrei potuto essere concorde fino ad una quindicina di anni fa.

Immaginiamo soltanto i profitti di Facebook, gia’ meno di dieci anni fa.

Qualche anno fa Facebook ha acquistato Whatsapp per 19 miliardi di dollari.

I proventi di Facebook derivano essenzialmente dalla pubblicita’, ovvero dall’investimento che un professionista compie per poter essere visibile sugli account di Facebook, in una data zona, ed in determinati orari, soprattutto.

Questo, come dicevamo in precedenza, rappresenta gia’ un indice di targettizzazione, perche’, ad esempio, un consulente che promuova Facebook, per esperienza diretta o indiretta, sa perfettamente che una determinata fascia di clientela si trova a casa tranquilla, ad un intervallo orario ben determinato, a guardare il proprio cellulare, e proprio su Facebook.

E tale targettizzazione rappresenta un primo contrasto con la tesi che presenta l’E-mail Marketing come l’unico canale in grado di targettizzare la propria fascia di clienti.

Ma non solo, perche’ il cliente di quel consulente potrebbe benissimo investire tra i 10.000 o i 15000 euro per poter essere visibile in una determinata zona grazie a Facebook, ben sapendo che basterebbero tre o quattro clienti per ammortizzare quel costo ed incassare anche 40 o 50 mila euro.

E questo rappresenta un secondo punto sfavore della tesi, secondo la quale i social media si usano solo per fare branding e non per vendita diretta.

Ma e’ anche un esempio che segna un altro terzo punto a sfavore della tesi, per la quale l’Email Marketing rappresenta il miglior strumento di alto ritorno da un investimento: in questo caso il social media Facebook ha dato un notevole ritorno da un iniziale investimento.

Contenuti di un follow-up automatico

Sommario:

1 – Necessita’ di inviare una raccolta di contenuti via follow-up

2 – Come creare una lista iniziale

3 – Invio di un e-book con un solo messaggio

4 – Come conquistare gradatamente fiducia e credibilita’

5 – Come creare una raccolta di contenuti da inviare con un follow-up

6 – Come creare il contenuto della tua raccolta di contenuti via follow-up

7 – Sommario, introduzione e prefazione all’articolo successivo

8 – Creare contenuti inediti


1 – Necessita’ di inviare una raccolta di contenuti via follow-up

Piacerebbe anche a te avere un’occupazione in totale indipendenza con internet, ma non hai ancora raggiunto l’autonomia finanziaria, e sei costretto ancora a lavorare con uno stipendio mensile.

Tuttavia hai ancora molti dubbi perche’ credi di non essere ancora in grado di farti conoscere dal tuo pubblico, nonostante le notti ed i weekend passati davanti al tuo computer.

Ma vedrai quanto la soluzione al tuo problema non sia così difficile da trovare.

Se non sei ancora conosciuto nel tuo mercato targettizzato, ti voglio presentare la possibilita’ di farti conoscere, creare una buona lista di iscritti, ottenere fiducia, costruire la tua credibilita’ e presentare offerte e promozioni commerciali, con la certezza di iniziare a vendere.

Il follow-up marketing on line si avvale di strategie che hanno lo scopo di aiutarti a raggiungere questi obiettivi.

Tra le strategie, che si possono considerare tra le piu’ efficaci per conquistare tutti questi obiettivi, se ne conoscono due, che adesso ti illustro nel dettaglio.

La prima delle due strategie, e’ quella di distribuire un proprio e-book, suddividendolo in lezioni, e poi inserendone i contenuti in ciascun messaggio di una sequenza di follow-up.

La seconda, molto simile alla prima, si basa sulla raccolta di articoli del tuo blog, i cui contenuti siano coerenti con l’argomento che sceglierai per creare il nome della lista e dell’autoresponder.

Si tratta in pratica di individuare ciascun articolo, farne un riassunto o limitarsi a prendere in esame la sua introduzione, utilizzare alternativamente riassunto o introduzione come contenuti di ogni messaggio e-mail, unitamente ad un link che conduca all’articolo posto nel tuo blog.

In questo modo, oltre a sfruttare i vantaggi del follow-up marketing on line, potrai acquisire un maggior traffico di visite dai motori di ricerca, e conseguentemente avrai piu’ iscritti alla tua lista.

Quindi un sistema che ti garantisce di non perdere tempo nel creare nuovi contenuti, perche’ eventualmente troverai gia’ tutto nel tuo e-book o nel tuo blog.

In pratica questo piu’ che un articolo e’ una guida definitiva all’invio di un corso o una raccolta di articoli di un blog, con un follow-up di messaggi e-mail.

Per brevita’ sintetizzero’ le due strategie in modo da identificarne una sola chiamandola strategia della raccolta di contenuti da inviare via follow-up, salvo poi mettere in evidenza alcune importanti differenze tra le stesse nel proseguimento di questo articolo.

La creazione della raccolta di contenuti, da inviare con una sequenza di follow-up, costituisce lo strumento perfetto per incrementare la crescita della tua lista, la quale rappresenta il sistema piu’ efficiente per ottenere entrate economiche.

Infatti gli utenti e visitatori, una volta entrati nel blog, e trovati interessanti i tuoi contenuti, vorranno certamente contattarti per ricevere piu’ articoli e corsi.

Inoltre tale raccolta di contenuti costituisce anche la base principale per conquistare una valanga di visite sul tuo blog, poiche’ grazie ad essi riuscirai anche ad essere posizionato in vetta ai motori di ricerca.

Ma ti da’ anche la possibilita’ di ottenere il piu’ alto tasso di conversione in clienti, persino superiore a quello che potresti ricavare da una campagna sui social media.

2 – Come creare una lista iniziale

Il primo problema che dovrai affrontare e’ quello di riuscire a individuare dei contenuti gia’ pubblicati che siano coerenti con l’argomento che vorresti scegliere per il tuo follow-up di messaggi, allo scopo di ottenere un ottimo supporto per costruire una nutrita lista di iscritti affezionati ed attivi.

Ma in attesa di creare la tua prima raccolta di contenuti, come potrai procedere in concreto per ricavare una lista di partenza, con un minimo di nomi ed indirizzi e-mail?

La realta’ e’ proprio questa, cioe’ ti rendi conto di avere una lista piuttosto misera o di non avere ancora una lista nutrita di partenza.

Agli albori di internet e della posta elettronica, poco meno di 25 anni fa, nella piu’ semplice delle ipotesi, si chiedeva ai visitatori di iscriversi ad una newsletter.

Lo si faceva con due righe di testo, piu’ l’indirizzo di posta elettronica cliccabile, in modo da aprire automaticamente il client di posta elettronica del visitatore, posti nella parte piu’ visibile di una homepage, senza aggiungere altro, senza dare nulla o promettere nulla in cambio, se non la stessa newsletter.

A quel tempo si riteneva erroneamente che il solo fatto di inviare una newsletter fosse sufficiente per instaurare un rapporto in cui si stabilisse lo scambio reciproco di una newsletter e di un indirizzo e-mail.

Ma cio’ non ha quasi mai portato a nulla, proprio perche’ il principio di reciprocita’ non poteva trovare alcuna applicazione, dato che le due controprestazioni non potevano essere messe sullo stesso piano, in quanto l’indirizzo e-mail era considerato un bene di maggior valore, uno strumento appartenente alla propria sfera privata, quasi intima.

Non si comprendeva che il principio di reciprocita’ fosse basilare per costruire un rapporto iniziale con i propri utenti targettizzati.

Oppure nella migliore delle ipotesi, pur cercando di rispettare tale principio, si chiedeva di iscriversi alla newsletter, promettendo l’invio di un tot numero di messaggi ogni tot tempo, con le novita’ del tal settore, etcetera, ma sempre senza offrire delle ragioni valide.

Cioe’ il fatto di ricevere qualcosa in cambio di indefinito e sconosciuto, non poteva essere controbilanciato da un fatto chiaro e limpido, come l’essere in possesso di un indirizzo e-mail, da dare in cambio, ma di cosa?

E qui l’offerta di una newsletter cadeva inesorabilmente nel nulla proprio per mancanza di una valida motivazione all’iscrizione, e, tuttavia, rappresentava un’ipotesi migliore, rispetto all’ipotesi precedente perche’, per avventura, avresti anche potuto trovare qualcuno che si iscrivesse, ma sarebbe stata comunque poca roba.

Alcuni anni fa, subito dopo la creazione della posta elettronica, sorse l’esigenza di creare delle risposte automatiche a determinati tipi di messaggi.

Ecco che venne ad affermarsi l’autoresponder, che allora voleva soltanto dire che inviando un messaggio ad un account di posta elettronica, il client avrebbe risposto automaticamente con un messaggio.

In tale ottica si impose la prassi dell’iscrizione o della cancellazione da una lista, per mezzo di un messaggio vuoto, con oggetto “Iscrivimi” o “Cancellami”.

Inoltre crebbe anche il numero degli operatori che, non volendo crearsi a tutti costi un sito web, promuovevano i loro servizi inserendo l’indirizzo del loro autoresponder su riviste cartacee od elettroniche.

In tal caso l’iscrizione alla loro lista avrebbe potuto compiersi con l’invio di un messaggio vuoto al loro autoresponder pubblicato su di una rivista cartacea o elettronica.

Tale prassi ovviamente e’ divenuta desueta, ma viene ancora utilizzata dagli autoresponder piu’ recenti, per dare una chance in piu’ agli utenti, per iscriversi o cancellarsi, dato che a volte, fino a poco tempo fa, sembrava l’unico sistema disponibile quando si dovesse comunicare con uno smartphone.
Adesso, con il sopravvento degli smartphone nel campo delle visite on line, il panorama e' mutato totalmente.

Ma, a parte questo, per iniziare a creare una lista, potresti chiedere di iscriversi direttamente alle persone, incontrate per lavoro, o per altre ragioni, e che abbiano almeno un minimo di interesse targettizzato per il settore di cui ti occupi, invitandole ad inviarti un messaggio e-mail vuoto, con oggetto “Iscrivimi”.

Altrimenti potresti farti dare il loro biglietto da visita, munito di indirizzo e-mail, ed il loro consenso a ricevere messaggi, invitandoli a confermarsi nello stesso modo con cui l’hai chiesto nel caso precedente, oppure con il sistema che ti descrivero’ adesso.

Attualmente il sistema piu’ utilizzato per creare una lista e’ il seguente: una volta che un visitatore sia giunto sulla tua landing page, dotata di un modulo di iscrizione, puoi chiedergli di inserire i suoi dati nel modulo stesso per iscriversi.

Per incentivare all’iscrizione potresti offrire di scaricare gratuitamente, un prodotto software, nella versione trial, magarsi per creare funnel o webinar, oppure un e-book, ed un ulteriore promessa di inviare novita’, contenuti utili e promozioni commerciali interessanti.

3 – Invio di un e-book con un solo messaggio

Salvo l’aggiunta della promessa di inviare novita’, contenuti di interesse e promozioni commerciali, la pratica di offrire lo scaricamento di un e-book, tramite un link, per incentivare l’iscrizione non pare molto conveniente, sia dal punto di vista del mittente, che dal punto di vista del destinatario.

A) Il punto di vista del destinatario

Il mittente garantisce lo scaricamento di un e-book intero, e questo avviene con un solo messaggio e-mail, in una volta sola, e quindi non potra’ mai sapere, se non inviando ulteriori messaggi, se il destinatario sia disponibile a riceverli o se sia stato soddisfatto dall’invio dell’e-book.

Percio’ questa pratica non genera alcun follow-up di messaggi e si esaurisce con un solo messaggio, nel quale l’utente trova il link per scaricare un e-book e poi basta.

Inoltre se tu volessi eventualmente ottenere degli acquisti, non otterresti alcun risultato, perche’ avresti esaurito i tuoi argomenti, a meno che tu non decida di infarcire il tuo e-book di link che rimandino a prodotti e/o servizi per i quali ti sarai affiliato.

Senonche’ questa e’ una pratica che ugualmente non ti puo’ portare alcun risultato, nel caso in cui tu sia appena entrato nel mercato e non ti conosca nessuno, e di conseguenza tu non sia ancora credibile.

Percio’ se ritieni di poter ottenere fiducia e credibilita’ su internet, grazie all’invio di un solo messaggio che offra un e-book gratuito, pur dotato di contenuti eccellenti, sei completamente fuori strada.

Del resto convincere qualcuno su internet ad acquistare alcunche’ vuol dire che devi averlo educato, con dei contenuti di valore gratuiti, offerti non in un batter d’occhio, ma gradatamente, con un follow-up di messaggi.
E fare un follow-up vuol dire o creare dei contenuti nuovi, oppure averli gia’ disponibili, come quelli inseriti in un corso suddiviso in lezioni, o in una raccolta di articoli del tuo blog, insomma la mia “raccolta di contenuti”, in modo da guadagnare la tua credibilita’ ed acquisire la fiducia dei tuoi iscritti, allo scopo di convertirli in clienti.

Funziona un po’ come la vendita off-line di un rappresentante agente di commercio.

Infatti offrendo un e-book e’ come se si pretendesse di conquistare il cliente con un’unica e misera visita, mentre per conquistare un cliente hai bisogno di visitarlo piu’ volte.

E comunque, se sei ancora poco conosciuto dal tuo mercato, inviare un e-book, infarcito di link per la vendita di prodotti, per i quali ti sarai affiliato, con una sola e-mail, e’ un po’ come pretendere che uno acquisti senza problemi direttamente da un sito web, gia' alla prima visita, quando invece sai perfettamente che la gente al 99,9% va su internet per ottenere informazioni gratuite piuttosto che per acquistare alcunche’.

IL tuo e-book potrebbe anche essere scaricato o letto su supporto cartaceo oppure on line, ma anche questa e’ un’ipotesi piuttosto rara, salvo il caso in cui  tu sia gia’ abbastanza conosciuto dal tuo mercato.

Ma poi, in ogni caso, che senso avrebbe fare una campagna di invii, sul tuo blog, per avere l’indirizzo dei tuoi visitatori, offrendo l’e-book con un solo messaggio, contenente il link al tuo e-book, e poi basta, solo per ottenere nome ed indirizzo dei visitatori?

Pensi che si ricorderanno di te se dopo qualche mese invierai un altro messaggio con un altro e-book in omaggio?

Purtroppo comportandoti cosi’ finirai inevitabilmente per provocare cancellazioni e reclami per spam, anche se il tuo comportamento risultasse pienamente legale.

Quindi con un solo messaggio di risposta automatica, contenente il link al tuo e-book, non riuscirai mai a convincere il tuo target, riguardo al valore dei tuoi contenuti e del livello di esperienza che avrai acquisito.

B) Il punto di vista degli utenti

In generale posso affermare che certamente i tuoi utenti non sono degli ingenui, sanno perfettamente che stai cercando il loro nome ed il tuo indirizzo e-mail per i tuoi precisi scopi.

Il loro dati sono il tuo premio.

Quando chiedi ai lettori la loro e-mail per iscriversi ad un autoresponder, in cambio di un corso via follow-up o un e-book, il perche’ sta tutto nel fatto che hai bisogno della loro e-mail per consegnare delle informazioni, e questo puo’ rappresentare una banalissima transazione.

Ed e’ una transazione che non deve dare adito a dubbi, perche’ dichiari che tu non farai mai atti di spam con i dati dei tuoi potenziali iscritti.

Infatti nel modulo di iscrizione inserirai la classica frase “I tuoi dati non saranno mai ceduti o condivisi con nessuno, anche io odio lo spam”.

E questo dopo aver inserito anche un link alla tua pagina dei servizi gratuiti, dei termini e condizioni, ove avrai posto un link alla privacy policy del tuo blog.

Ma potrai inserire anche un link diretto alla pagina della privacy policy.

In ogni caso, in questo rapporto dati dell’utente in cambio di informazioni gratuite, vi e’ anche uno scambio di indirizzi e-mail, anche se al destinatario, dell’indirizzo e-mail del mittente interessi poco o nulla.

C) Scambio tra e-book ed e-mail

Bisogna riflettere su di un dato, e cioe’ che gli utenti, nel caso in cui tu sia ancora poco conosciuto dal tuo target, diffidano sempre di chi offre gratuitamente tanti contenuti, anche utili ed interessanti, in un e-book di 250, 500 pagine, perche’ potrebbero pensare che ci sia sotto qualcosa.

Da questo assunto derivano le seguenti conseguenze.

Di solito alla gente non piace fornire un indirizzo e-mail per ottenere dei vantaggi che non dovrebbero richiedere nulla in cambio, o per un qualcosa che ritengano non essere di alcuna utilita’, o per un qualcosa di cui diffidano.

Quindi i tuoi lettori al limite potrebbero anche voler scaricare l’e-book, ma solo nel caso in cui tu fornissi loro un link diretto, gia' inserito net tuo sito web.

In questo caso la loro e-mail, viene considerata come un patrimonio di valore da difendere ad ogni costo, mentre pare che l’e-book, per quanto di valore, non sia considerato allo stesso modo.
Tuttavia, se riuscirai a convincere il tuo target ed a farti conoscere, oppure se sei gia' abbastanza conosciuto, gli esperti di webmarketing sono gia' da tempo giunti alle seguenti conclusioni.
E cioe' essi concordano che anche lo scaricamento di un e-book gratuito, in cambio di un e-mail, rappresenti pur sempre una vendita, addirittura di front-end, e sarebbero offerte di back-end quelle che eventualmente potrebbero essere contenute nella pagina di ringraziamento per l’iscrizione.
Qualcuno ritiene che il download di un e-book o di un report non dovrebbe richiedere un’e-mail in cambio, ma questo e’ lo scambio che si deve fare per ottenere delle informazioni, in quanto l’indirizzo e-mail rappresenta lo strumento essenziale per inviare il link per lo scaricamento dell’e-book.

Certamente, come gia' accennato, i tuoi lettori potrebbero anche pensare che potresti dare loro la possibilita’ di scaricare l’e-book, fornendo direttamente sul tuo blog il link per scaricarlo, invece di darti il loro indirizzo e-mail.
Inoltre il tuo target potrebbe comunque desiderare il tuo e-book, ma potrebbe al contempo non desiderare mai di essere iscritto alla tua lista, ritenendo che non valga comunque la pena dare il loro indirizzo in cambio del tuo e-book.

E non avrebbero tutti i torti, perche’ chiedere l’iscrizione e dare un e-book in cambio dell’indirizzo e-mail non e’ una grande strategia commerciale, ed al limite potresti fare un'operazione di branding, e cioe' inserire nel tuo blog un link per scaricare l’e-book.

Ma poi ti assicuro che le librerie degli utenti, come anche la mia, sono piene di e-book che non sono mai stati aperti ne’ letti.

D) Come guadagnare con un e-book

Tuttavia una soluzione per diffondere il tuo e-book esiste, ed e’ anche fonte di guadagni.

Innanzitutto se utilizzassi un marchio famoso come distributore, acquisiresti un’ottima referenza che ti garantirebbe un sicuro modo per affermare il tuo brand, ma anche di guadagnare.

Ad esempio, se concludessi un accordo con Amazon, avresti tutto da guadagnare, piuttosto che dare via il tuo e-book gratuitamente con un messaggio e-mail.

Infatti Amazon ha una precisa strategia, cioe’ il lancio del tuo e-book in offerta gratuita per un periodo di circa dieci giorni/due settimane, dopodiche’ scatterebbe il lancio del tuo e-book a pagamento, e Amazon sicuramente ti lascera’ una buona percentuale sugli incassi, e questo e’ meglio di niente.

Altrimenti potresti iniziare a vendere i diritti di rivendita, cioe’ i PLR.

E) Scambio tra raccolta di contenuti via follow-up ed e-mail

Quando si passa all’analisi del rapporto scambio di una raccolta di contenuti in cambio di un indirizzo email le cose cambiano totalmente, sembra quasi che si invertano.

Infatti gli utenti sono molto piu’ ben disposti a leggere gradatamente una sequenza di messaggi e-mail, ove potrebbero eventualmente anche visualizzare e gradire le tue offerte e promozioni commerciali, piuttosto che scaricare, stampare e leggere un e-book.

E quindi gli utenti sembrano attribuire un maggior valore ad un corso via follow-up rispetto ad un e-book, anche se non sei molto conosciuto, perche’ da poco entrato nel tuo mercato.

Questo soprattutto perche’ dopo 4 o 5 messaggi hanno valutato la tua raccolta di contenuti e se li hai coinvolti puoi star sicuro che non si cancelleranno e rimarranno iscritti fino al ricevimento dell’ultimo messaggio del follow-up.

Al contrario, potrebbero attribuire un valore elevato ad un e-book che sia stato offerto gratuitamente da una famosa agenzia di webmarketing, in cambio di indirizzo e-mail.

Probabilmente la prospettiva di un contatto continuo, che si crea attraverso un follow-up, incuriosisce maggiormente rispetto all’unico messaggio con il link per scaricare l’e-book promesso.

Con un corso via follow-up, i tuoi iscritti gradatamente capiranno che ci sei solo tu dietro quell’indirizzo e-mail ed a poco a poco inizierai a conquistare la loro fiducia e la tua credibilita’ e puoi star certo che si ricorderanno sempre di te.

Il loro indirizzo e-mail rappresenta il loro prezzo da pagare in cambio delle informazioni gratuite che invierai con il tuo corso via follow-up.

Tuttavia, molto spesso, i tuoi potenziali iscritti non sono pienamente coscienti che iscriversi al tuo autoresponder voglia dire fare uno scambio commerciale, per loro e’ pur sempre un corso gratuito via follow-up in cambio dei loro dati.

Essi pensano che l’unico modo per avere il corso sia quello di darti il loro indirizzo.

Quindi per l’utente iscritto l’applicazione del principio di reciprocita’ non e’ un aspetto cosciente del processo di scambio e-mail contro corso via follow-up.

Infatti, sempre a patto che tu dia dei contenuti di un certo livello, i tuoi lettori riterranno che tu sia stato piuttosto generoso nel dare loro del materiale di alta qualita’ senza chiedere null’altro in cambio, all’infuori del loro indirizzo e-mail!

Gli utenti penseranno, piu’ che ad uno scambio, ad un omaggio ricevuto di grande valore, e con un guadagno effettivo solo per loro.

Il tuo corso rappresenta invece il prezzo che devi pagare per ottenere il loro indirizzo e-mail, in questo rapporto commerciale di cui solo tu sei cosciente.

Essi capiranno che il tuo corso via follow-up e’ un’ottima risorsa da ricevere in cambio del loro indirizzo e-mail.

E tu hai bisogno del loro indirizzo e-mail per inviare loro i tuoi contenuti e farti conoscere dal tuo pubblico, conquistando fiducia e credibilita’, senza chiedere nient’altro in cambio che il loro indirizzo e-mail.

Il rapporto che si genera quando si invia un corso via follow-up in cambio di un indirizzo e-mail e’ considerato quale scambio equo, dato che e’ necessario solo il loro indirizzo per consegnare il corso stesso.

F) Gli utenti a volte si iscrivono e non comprendono il meccanismo dell’iscrizione

Spesso accade invece che alcuni utenti ti diano la loro e-mail per ottenere quel report, o un e-book, o un corso via follow-up, oppure delle utili informazioni redatte secondo i canoni dell’infografica, ma non comprendano che il loro indirizzo e-mail sara’ aggiunto al tuo elenco, alla tua lista di iscritti.

Puo’ essere che tu non abbia chiarito abbastanza lo scopo della raccolta dei dati, oppure sono completamente all’oscuro su come funzionano questi scambi, perche’ sono nuovi a tale tipo di approccio.

Dopo tutto, volevano solo informazioni gratuite, non credevano di essere aggiunti ad una nuda lista di indirizzi e-mail.

Percio’ puo’ anche essere che alcuni di quegli iscritti si cancellino dalla lista, oppure che ti segnalino come spammer.

Peraltro questa reazione non accade molto spesso, se si tratta di una raccolta di contenuti, inviata con un follow-up.

Nella stragrande maggioranza dei casi accade invece che, anche se sanno benissimo che sono stati aggiunti alla tua lista di e-mail, nondimeno si aspettano comunque di ricevere da te dei messaggi e-mail con validi contenuti e sono ben disposti a ricevere da te tutte le e-mail che gli invierai.

E questo perche’ si sono affezionati alla tua immagine, al tuo modo di scrivere, e percio’ si sono talmente abituati all’idea di ricevere le tue email, che hanno per oggetto la tua raccolta di contenuti, che se invierai loro delle altre e-mail, che abbiano per oggetto un argomento diverso, puoi star certo che per loro cio' non rappresenta assolutamente un problema.

Inoltre i lettori che si sono iscritti a un corso inviato via follow-up non avranno mai da lamentarsi.

Infatti ti hanno chiesto di inviare loro i contenuti via e-mail e a loro non importa quando lo farai, anche se normalmente sarebbe meglio specificare i giorni per l’invio e/o gli intervalli tra un invio e l’altro, e quanti messaggi invierai.

G) Se i lettori ti conosceranno gradualmente, stai pur certo che non ti dimenticheranno facilmente

Chissa’ quante volte ti sarai iscritto per scaricare montagne di e-book, che poi non avrai piu’ letto?

Ho gia’ detto in precedenza che anche io ho un’impressionante libreria di e-book gratuiti che ho scaricato e mai letto.

Un corso inviato con una serie di messaggi in follow-up invece rappresenta un modo molto diverso e piu’ abbordabile per far conoscere delle informazioni.

Non e’ un pesante PDF di 219 pagine.

E’ la tua migliore informazione, alimentata in modo costante ed a piccole dosi, per non affaticare il lettore.

Essa arriva nella loro casella di posta elettronica, il mondo in cui trascorrono la maggior parte della giornata.
Un autoresponder mantiene viva la loro attenzione nei tuoi confronti.

Un e-book viene scaricato una volta e viene presentato in un unico messaggio.

Una raccolta di contenuti inviata con una sere di messaggi in follow-up via email e’ ripetitivo e i tuoi contenuti potranno diventare un’abitudine, a cui i lettori potrebbero non voler piu’ rinunciare.

I tuoi messaggi e-mail ricordano costantemente ai tuoi lettori che sei presente ed essi si sentono a proprio agio nel sentire la tua voce.

Se proprio vorrai fare una cortesia ai tuoi lettori, nell’ultimo messaggio del follow-up potrai sempre inserire il link per poter scaricare la tua raccolta di contenuti, nel formato di un e-book, ed in questa modalita’ potrai dare una visione di insieme a tale raccolta, che ormai i tuoi lettori avranno certamente assimilato, avendone letto un pezzo alla volta nella loro casella di posta elettronica.

Anzi, questa e’ una strategia che adottero’ anche io, anticipando nella pagina dei servizi gratuiti, che alla fine della sequenza dei messaggi daro’ agli iscritti la possibilita’ di scaricare l’intera raccolta, composta da lezioni o da articoli del blog, e riordinata in un e-book.

4 – Come conquistare gradatamente fiducia e credibilita’

In generale, per conquistare la fiducia del tuo pubblico targettizzato, devi inviare una sequenza di messaggi, organizzati in follow-up, che potra’ anche essere breve o lunga, seguendo i canoni dell’E-mail Marketing, ed in particolare del Follow-up Marketing On Line, in modo da convertire gradatamente i tuoi iscritti in clienti fidelizzati.

In tale ottica potresti meglio ancora, per creare vera sequenza di messaggi email, impostare un autoresponder per l’invio di un corso, composto da piu’ lezioni o una raccolta di articoli del tuo blog, suddivisi in tanti messaggi e-mail, e allora le persone ti daranno volentieri i loro dati e attenderanno con impazienza l’arrivo delle tue e-mail.

Ma devi offrire dei contenuti che siano utili, interessanti e coinvolgenti, e forse in seguito potrai acquisire la loro fiducia e la tua credibilita’, allo scopo di promuovere i tuoi prodotti e/o servizi.

Una raccolta di contenuti, inviati via email potra’ dare molte soddisfazioni, e non solo per te, ma anche per il tuo lettore, perche’ potra’ ricevere nella sua casella di posta elettronica le informazioni di cui andava alla ricerca, dopo averle immediatamente verificate, cosa che non puo’ fare con un e-book intero, e potra’ leggere quello che non aveva mai tempo di cercare, perche’ non sapeva dove mettere le mani.

In ogni caso ti renderai conto che la tua raccolta di contenuti, organizzati in un follow-up di messaggi e-mail, funziona alla grande perche’ col tempo, e’ in grado di farti acquisire la credibilita’ e la fiducia del tuo target, e sarai anche certo che i tuoi iscritti non vedranno l’ora di ricevere i tuoi follow-up nella loro casella di posta elettronica.

5 – Come creare una raccolta di contenuti da inviare con un follow-up

La tua raccolta di contenuti inviata con un follow-up di messaggi rappresenta un valido supporto per il tuo blog, perche’ ti aiuta a far conoscere il tuo livello di esperienza e perizia, e poi costituisce un rimedio efficacissimo per per stabilire quel rapporto di reciprocita’, di cui parlavo prima, lo scambio fra te ed i tuoi utenti, il loro nome ed indirizzo, o anche solo l’indirizzo, come si usa di piu’ attualmente, in cambio del tuo corso o raccolta di articoli via follow-up.

Entrambi, tu e la tua lista, otterrete quello che state cercando, e cio’ rappresenta la classica ipotesi di relazione commerciale win-win, dove non c’e’ una sola parte a ricavare il profitto maggiore, ma sono entrambe ad avere lo stesso livello di soddisfazione, a causa del reciproco scambio di beni.

A) Hai gia’ creato i tuoi contenuti e questi devono essere solo suddivisi in messaggi

La piu’ grande preoccupazione per la maggior parte dei blogger, quando si tratta di trovare qualcosa da scrivere, da comporre e dare in cambio di un indirizzo e-mail, e’ quella di non avere sufficienti argomenti per comporre un corso, un e-book, un report o semplicemente una raccolta di articoli del loro blog, individuata per argomento, vuoi per mancanza di tempo o perche’ non possiedono il know-how per creare un e-book o un report completo.

Hanno la sensazione, o addirittura il timore di non riuscire piu’ a comporre qualcosa di nuovo o di inedito, e si sforzano ad ogni costo nel riuscire a creare dei contenuti nuovi di zecca, mai visti prima.

Ma e’ una preoccupazione che non deve assillare assolutamente, perche’ potresti benissimo, come fanno tutti i blogger, specialmente quelli di successo, utilizzare i contenuti che hai gia’ pubblicato sul tuo blog, allo scopo di creare il tuo corso, da inviare via follow-up, con il tuo autoresponder.

Infatti la maggioranza dei tuoi utenti potrebbe non aver mai letto molti articoli contenuti nel tuo blog, e, d’altro canto, potrebbero averli letti in un ordine sequenziale, che non li orienterebbe nella efficace soluzione dei loro problemi o nel chiarimento dei loro dubbi.

Invece con l’ordine che darai alla sequenza dei tuoi messaggi, all’interno del follow-up, i lettori avranno maggiore possibilita’ di capire quello che hai gia’ scritto sul blog, dando un ulteriore supporto ed aiuto che ti consentira’ di ricavare maggiore credibilita’ e fiducia.

Quindi gli argomenti della tua raccolta di contenuti, saranno collegati in un ordine che consentira’ ai tuoi iscritti di assimilarli con piu’ facilita’, con un maggiore approfondimento ed una migliore visione di insieme, ed il bello di tutto questo e’ che potrai farlo direttamente nella loro casella di posta elettronica.

Percio’ utilizza pure i contenuti del blog che hai già creato, perche’ non avrai assolutamente bisogno di creare dei nuovi contenuti.

Per concludere, con un follow-up potrai inviare facilmente via e-mail tutti i tuoi contenuti disponibili.

B) Forse sei a corto di contenuti, ma non approfittare del rapporto instaurato per introdurre altri argomenti

Stai creando il tuo follow-up di contenuti, ma dopo un po’ di messaggi, forse pochi, ti rendi conto di non avere piu’ niente da dire in merito a quell’argomento, sul quale avevi puntato per inviare un follow-up corposo.

Forse avresti qualcos’altro da promuovere, di molto diverso da quello che hai proposto, per convincere i tuoi utenti a rimanere iscritti alla lista.

Ad esempio, un corso di apprendimento online o un webinar.

E forse ritieni di poter approfittare del rapporto instaurato con l’iscrizione a quella lista iniziale, per introdurre nei tuoi follow-up, un argomento completamente diverso da quello per il quale i tuoi utenti si sono iscritti.

Ma capisci che questo sarebbe un grosso errore, ed allora pensi di voler velocizzare le cose ritenendo che per un nuovo argomento sia meglio creare immediatamente una landing page di un sito composto da una sola pagina.

Quando si tratta di vendita o promozione, le pagine singole strutturate come landing page possono essere molto efficaci, se sei un ottimo webmaster e quindi se conosci perfettamente l’arte di scrivere pagine di vendita in un ottimo copywrite, e magari dotate anche di grafica piuttosto attraente, che induca i lettori a fare ciò che si desidera che facciano sulle landing page, la cosiddetta call to action.

Ma se non sei ancora pronto per costruire delle landing page attraenti ed intriganti, e se hai delle novita’ da promuovere, che sono fuori tema rispetto alla tua raccolta di contenuti iniziale, come farai le tue future promozioni?

Semplice, scegli una strada molto piu’ semplice, utilizza una nuova raccolta di contenuti, suddividila in una serie nutrita di messaggi, ed inseriscili nel tuo autoresponder, poi inserisci un nuovo modulo di iscrizione nel tuo blog.

Percio’ incomincia ad impostare i tuoi nuovi follow-up e non complicarti la vita con le landing page, che richiedono un lavoro molto piu’ gravoso, specialmente se sei alle prime armi.

Con la tua raccolta di contenuti via follow-up avrai dato ai tuoi lettori grandi contenuti e hai guadagnato la loro attenzione.

Loro hanno scelto di iscriversi perche’ interessati, in quanto hanno trovato che quello che stavano cercando coincide con quello che hai offerto gratuitamente e gradatamente.

Percio’ non vogliono conoscere riguardo ad un qualcos’altro che abbia un oggetto diverso da cio’ per cui si sono iscritti, e quindi se vorranno si iscriveranno ad un’altra tua raccolta di contenuti.

Quindi non inserire di colpo un altro argomento solo perche’ ritieni che possa essere di loro interesse.

Sei tu che devi capire le loro attuali esigenze.

Sei tu che devi capire a cosa siano effettivamente interessati, per poi creare un altro follow-up, un’altra lista di iscrizione, un altro autoresponder.

I destinatari apprezzano che tu dia informazioni solo riguardo ai prodotti e/o servizi a cui potrebbero essere interessati!

Ed infatti con la loro iscrizione ti hanno avvisato a cosa sono interessati.

Lascia perdere tutto il resto.

C) Come scegliere un argomento per la tua raccolta di contenuti

Potresti non avere un e-book da suddividere in messaggi, e nemmeno molti articoli nel tuo blog.

Come farai a scegliere l’argomento della raccolta di contenuti che invierai con un follow-up?

Come farai a sapere se tale argomento possa interessare ai tuoi iscritti?

Se sei ormai convinto che dovrai inviare la tua raccolta di contenuti, o meglio una nuova raccolta, dove attingerai gli argomenti da cui sviluppare i tuoi contenuti?

Di cosa cosa dovrebbero trattare le lezioni del tuo corso o gli articoli del tuo blog, da inviare via follow-up?

Per trovare l’argomento della tua raccolta di contenuti dovrai in primo luogo scoprire quale sia il tuo target, il tuo pubblico.

Potrai scoprire molto facilmente chi è il tuo pubblico con le analisi che Google ti metta sua disposizione, utilizzando i suoi strumenti.

Questo e’ un argomento che e’ preferibile trattare in un altro contesto perche’ piuttosto complesso, e non riassumibile in 4 pagine.

D) Articoli ad alto traffico

Gli articoli ad alto traffico sono tali perche’ letti da un pubblico vastissimo che li ritiene piuttosto interessanti.

Puoi prendere spunto dagli argomenti di questi articoli per creare la tua nuova raccolta di contenuti da inviare via follow-up.

E del resto non devi assolutamente ne’ copiare ne’ temere di essere denunciato per copia, e poi se lo facessi sarebbe Google stesso a bloccarti, perche’ tutti scrivono su internet, ma bisogna soprattutto essere capaci di trovare gli argomenti giusti ove vi sia moltissima letteratura, ma non ci sia ancora nessuno che sia stato capace di renderla accessibile in modo sintetico.

Potrai sempre utilizzare tali argomenti ed articoli come un’ottima base per creare una guida all’approfondimento di quello che le persone desiderano leggere e conoscere.

Inoltre, una volta che sai quali articoli ottengano piu’ traffico, potrai iniziare a creare i tuoi articoli sulla base di quegli argomenti e potrai promuovere l’oggetto del tuo follow-up proprio nei tuoi nuovi articoli.

Inoltre potrai targettizzare o segmentare ulteriormente il tuo pubblico specifico, rispetto al target piu’ generico dell’autore originario.

Io, ad esempio, avendo il vantaggio di conoscere l’Inglese, faccio le mie ricerche per argomenti, attingendo a tutto cio’ che provenga dal mondo anglosassone, perche’ la sua letteratura, su qualsiasi argomento, e’ praticamente sterminata.

E) Il nome dell’autoresponder o nome della lista

Scegli un argomento per il nome dell’ autoresponder che piaccia gia’ ai tuoi lettori, non uno che piaccia solo a te.

Esamina se esista un argomento che sia comune a determinati articoli di un autore conosciuto, in modo che tu possa ricavare un tuo argomento da cui sviluppare nuovi articoli.

Anche gli articoli di un blog in apparenza non correlati tra loro, potrebbero avere ancora una connessione in comune.

Ad esempio, due articoli ad alto traffico che abbiano per oggetto le mancanze del servizio di assistenza clienti di due grandi aziende, e che tra di loro non abbiano alcuna relazione, tranne che per il fatto che indicano che le persone sono alla ricerca di aiuto per gestire i problemi creati da tali grandi aziende, potrebbero suggerirti delle idee nuove per trovare nuovi argomenti.

Questa ricerca di aiuto potrebbe costituire un valido argomento per creare un tema di base, che non solo ti suggerisca il nome del tuo autoresponder, ma anche i contenuti della tua raccolta da inviare via follow-up.

Quali sono gli argomenti e gli articoli che le persone preferirebbero trovare nel tuo blog e leggere?

Chiediglielo!

F) Esamina i tuoi social media

I social media non rappresentano solo uno strumento per la condivisione e la conversazione.

Essi costituiscono anche una strategia per sapere se i tuoi visitatori leggono i tuoi contenuti.

È una specie di fonte “non ufficiale” di analisi, a cui va dedicata molta attenzione.

Quale degli articoli del tuo blog viene condiviso maggiormente sui social media?

Questo è un ottimo indice, non solo di quello che interessa ai tuoi follower, ma anche di ciò che sono disposti a condividere con i propri follower.

Anche le statistiche sono utili, come ad esempio quelle fornite da bit.ly, che pero’ attualmente sono a pagamento.

Proprio come uno strumento per la web analysis, Bitly mette a disposizione diverse statistiche, come click ai link, referrer di provenienza, dati su browser e sistema operativo e suddivisione per area geografica.

È un ottimo strumento per monitorare l’efficacia di un link, soprattutto se non hai ancora accesso a Google Analytics.

Bit.ly, Buffer e altre app, che puoi utilizzare con i tuoi social media, ti danno delle statistiche molto performanti, che mostrano quali dei tuoi articoli ottengano piu’ clic e condivisioni.

Presta attenzione agli hashtag piu’ popolari che vengano utilizzati dai tuoi follower sui social media.

Ti possono fornire indicazioni relative agli argomenti più importanti per i tuoi lettori.

Inoltre, puoi trarre vantaggio da questi hashtag, quando arriva il momento di pubblicare la tua raccolta di contenuti via follow-up.

Hai avuto conversazioni con persone sui social media?

Di cosa avete parlato?

Cosa ti chiedono piu’ spesso?

Non ti piacerebbe avere a portata di mano una raccolta di contenuti gia’ pronta da inviare via follow-up, in modo che se qualcuno fosse interessato, potresti rispondergli che sei in grado di inviarglielo immediatamente, a sua richiesta?

Sui social media potrai esaminare le loro conversazioni, prendere parte e rispondere alle loro domande, e ad un certo punto potrai accennare anche alla tua raccolta di contenuti da inviare con una sequenza di messaggi.

Certamente i social media non sono precisi quanto gli strumenti di analisi, ma forniscono un ottimo supporto per conoscere quello che interessa alla gente.

G) Esamina i commenti sul tuo blog

Quali articoli hanno suscitato maggiore discussione?

Quali domande sono state poste?

La sezione dei commenti è un ottimo strumento per scoprire quale argomento di un articolo abbia suscitato il maggior interesse tra i tuoi utenti.

Se sarai fortunato, i lettori potranno anche essere così gentili da farti domande nei loro commenti, a cui potrai rispondere direttamente con quello che avrai inserito nella tua raccolta di contenuti da inviare via follow-up o che potrai utilizzare come opportunita’ per trovare nuovi argomenti per i tuoi articoli, inserendoli nella tua nuova raccolta di contenuti via follow-up, da inviare in un secondo momento.

Ho avuto utenti del blog che mi scrivevano direttamente e che mi chiedevano se avessi potuto scrivere degli articoli per rispondere a domande specifiche che avrebbero voluto farmi.

Come puoi immaginare, sono stato molto felice di farlo.

Ma sarei stato altrettanto felice, o forse di piu’, se gli avessi detto: “Ho appena creato una raccolta di contenuti via follow-up che ti guiderà fino alla soluzione del tuo problema!”

H) Chiedi ai tuoi utenti cosa preferirebbero leggere sul tuo blog

Prova a chiedere direttamente ai tuoi lettori se esista un argomento su cui desiderino sapere di più.

Utilizza a tal fine un sondaggio o scrivi un articolo che chieda direttamente loro a cosa sono interessati.

I blogger trascorrono molto tempo a cercare argomenti per i loro articoli, ma poi dimenticano che possono semplicemente chiedere direttamente agli utenti che cosa desiderino leggere.

Non aver mai paura di chiedere al tuo pubblico cosa vuol sapere e come o dove vogliono che tu lo scriva, se solo in un articolo oppure anche in una raccolta di contenuti via follow-up.

Chiedi direttamente agli utenti del tuo blog che cosa vogliono sapere!

6 – Come creare il contenuto della tua raccolta di contenuti via follow-up

A) Premessa

La tua raccolta di contenuti da inviare via follow-up, può essere costituita dai contenuti che hai già pubblicato sul tuo blog o da nuovi articoli che hai scritto appositamente per il corso o, un mix di entrambi.

B) Utilizza gli articoli che hai gia’ pubblicato sul tuo blog

L’uso degli articoli del tuo blog è abbastanza comune ed è un ottimo sistema per iniziare e costruire la tua prima raccolta di contenuti da inviare via follow-up.

Quello che dovrai fare e’ piuttosto facile perche’ avrai già svolto gran parte del lavoro.

C) Post sempre attuali

Seleziona articoli con contenuti sempre attuali ovvero articoli il cui contenuto non passa mai di moda.

Ad esempio gli articoli dedicati alla soluzione di problemi oppure contenenti le istruzioni dettagliate su come fare per usare i social network.

Ma quest’ultimo punto poteva andare bene qualche anno fa, perche’ attualmente, per incrementare la loro diffusione, ormai i social media piu’ importanti creano aggiornamenti di mese in mese ed e’ facile rimanere indietro.

Siccome quando invii follow-up di messaggi devi dare sempre l’impressione di aver appena redatto i messaggi inviati, i cui contenuti possano rappresentare comunque un argomento sempre attuale, non potrai mai inviare dei messaggi che abbiano dei contenuti ormai datati.

Nondimeno dovrai impegnarti a non inviare contenuti che nel giro di un mese o meno siano gia’ superati.

Percio’ se non vuoi dare l’idea di scrivere qualcosa che gia’ appartenga al passato evita di utilizzare un tale argomento ormai desueto, oppure se hai intenzione di utilizzare articoli già pubblicati, cerca tra quelli i cui contenuti rimarranno validi per un lungo periodo di tempo, altrimenti rischi di perdere utenti del blog ed iscritti alla tua lista.

Quindi assicurati che la tua raccolta di contenuti non abbia bisogno di essere continuamente aggiornata e che quindi sia fruibile per un lungo periodo temporale.

D) Sii presente sul web con piu’ liste, e quindi piu’ raccolte di contenuti da inviare via follow-up

Fai attenzione a non cadere nell’errore che si fa di frequente, di creare una raccolta di contenuti da inviare via follow-up, e poi di attendere che la sequenza finisca di essere inviata all’ultimo iscritto, per poi ritenere di avere fallito, perche’ non avrai ancora venduto nulla.

In tal modo e’ molto facile che i contenuti della tua raccolta di contenuti via follow-up possano essere dimenticati e cadere nell’oblio assieme a te.

Invece devi insistere, farti sentire piu’ spesso, anche con follow-up diversi, corrispondenti a liste diverse.

Se vuoi che la tua attivita’ possa renderti devi innanzitutto essere presente costantemente nelle caselle di posta elettronica dei tuoi iscritti, e quindi devi pianificare la creazione e l’invio di piu’ raccolte di contenuti via follow-up.

E) I tuoi articoli piu’ letti

Ho menzionato l’utilizzo di analisi, le condivisioni social, i commenti sui tuoi post piu’ letti e gli articoli ad alto traffico, per determinare quale potrebbe essere l’argomento generale del tuo blog e dei tuoi articoli.

Adesso potrai iniziare ad utilizzare i tuoi articoli piu’ letti per determinare i contenuti dei messaggi della tua raccolta da inviare via follow-up.

Ovviamente non dimenticare i tuoi archivi.

Probabilmente hai scritto dei post interessanti, che arrivavano magari tra i primi dieci posizionamenti su Google e che forse adesso non verrebbero piu’ considerati perche’ li hai pubblicati moltissimi mesi fa.

Tuttavia potrebbero avere ancora dei buoni contenuti.

Includili!

Sarai sempre in grado di giudicare sulla validita’ dei contenuti dei tuoi articoli.

Se sei cosciente di come sai scrivere e del fatto che hai composto degli ottimi articoli in passato, saprai a priori quali siano quelli che dovrai riutilizzare, e quelli che invece ti ispirano poca fiducia, e quindi da rifare totalmente se e quando avrai tempo, oppure da cestinare definitivamente.

Per la tua raccolta di contenuti seleziona quegli articoli eccellenti che i tuoi utenti potrebbero non aver ancora letto.

L’idea centrale del presente articolo, e che ti dara’ soddisfazioni in termini di iscrizioni e di traffico dai motori di ricerca, e’ quella di utilizzare i contenuti che sono già presenti nel tuo blog, per cui potrai includere parte dell’articolo, la sua introduzione o un riassunto, con un link al blog, nel corpo dei tuoi messaggi del follow-up o potrai dare ai lettori l’articolo originale.

Secondo la maggior parte dei blogger, come vedremo, e’ meglio inserire i riassunti o una parte dell’articolo, con il link al tuo blog, piuttosto che inserire l’intero articolo, perche’ sono i riassunti o le parti di articolo, grazie a quel link, gli strumenti che ti daranno un ottimo traffico di visite sul blog.

F) Creazione di nuovi contenuti

A volte vorresti inserire del materiale inedito, soprattutto per il tuo corso via follow-up.

Ci sono piu’ ragioni che giustificano tale proposito ed inoltre avresti i tuoi buoni motivi, che sono tanti, per volerlo fare, ed e’ un’ottima idea.

Ma poi e’ proprio necessario cercare di scrivere articoli partendo da zero?

Per creare nuovi contenuti potresti benissimo rielaborare degli articoli ormai vetusti.

Potresti avere creato in passato degli articoli eccellenti, ma che potrai riutilizzare solamente dopo averne aggiornato i contenuti.

Tuttavia potrebbe anche accadere di trovarsi di fronte un ottimo articolo, ma talmente obsoleto da richiedere molte correzioni ed aggiornamenti.

Dovrai solo capire se valga la pena impiegare del tempo prezioso per correggerlo ed aggiornarlo, o se sara’ meglio riprendere un altro articolo.

Molto spesso in passato ho cercato di comporre dei nuovi corsi da inviare via follow-up per stimolarmi a scrivere nuovi articoli per il blog, ma poi ho desistito ed ho attinto da articoli vecchi, li ho rielaborati e li ho riutilizzati, inserendoli nei miei nuovi corsi via follow-up, in quanto avevano bisogno di un semplice ritocco, poiche’ erano ben impostati, soprattutto dal punto di vista degli argomenti trattati.

Gli argomenti e le idee generali di quegli articoli piuttosto datati, potevano anche avere un qualche collegamento con l’argomento principale del blog attuale, ma dovevano essere comunque rielaborati per mostrare una maggiore coerenza con tale tema, per poter costituire oggetto di una raccolta di contenuti da inviare cia follow-up.

Percio’, per trovare nuovi contenuti potrai benissimo rielaborare dei vecchi articoli, pubblicarli sul tuo blog, come se fossero inediti e utilizzarli come contenuti dei messaggi per i destinatari del tuo corso via follow-up.

7 – Sommario, introduzione e prefazione all’articolo successivo

A) Sommario

Il sommario, inserito all’inizio di ogni messaggio e-mail, ha la funzione di creare un riassunto piuttosto sintetico del messaggio, in modo da indicare, per sommi capi, quali siano i punti piu’ salienti del messaggio stesso che interessano al lettore, facilitandone la lettura.

B) Introduzione generale

L’introduzione generale, inserita all’inizio del primo messaggio, o anche del messaggio di benvenuto, della serie del follow-up, aiuta a dare una visione generale del follow-up dei messaggi successivi, in modo che questi sembrino un insieme unico ed omogeneo.

C) Introduzione in ciascun messaggio successivo al primo

L’introduzione inserita in ciascun messaggio successivo, oltre a dare degli ulteriori cenni sommari, dovrebbe contenere un breve richiamo ai contenuti del messaggio precedente.

D) Prefazione all’articolo successivo

Nella parte finale di ogni messaggio del follow-up, tranne che nell’ultimo, ovviamente, va inserito un cenno all’argomento del messaggio successivo, e cioe’ una specie di prefazione a quest’ultimo.

Se hai voglia di incuriosire chi ti legge potresti creare una situazione di mistero, costringendo il lettore a sentirsi nell’ansia dell’attesa del messaggio successivo.

Quest’ultima rappresenta una classica applicazione dell’effetto Zeigarnik, che si basa sull’attesa di un evento, che viene inaspettatamente rimandato ad un momento successivo.

Per rendere efficace un tale strumento, quando credi che sia giunto il momento di terminare il messaggio, puoi dare l’idea di voler far finta di nulla e di voler passare all’argomento della lezione successiva senza batter ciglio, ma poi di colpo chiudi il discorso, aggiungendo che ne parlerai nella lezione successiva.

Ovviamente per prolungare un tale effetto, come dicevo sopra, inserirai nel messaggio successivo un’introduzione che richiamera’ sinteticamente i contenuti della lezione precedente, in modo da dare una certa continuita’ al tuo discorso impostato con i follow-up, proprio per sminuire l’influenza negativa che gli intervalli tra un messaggio e l’altro possano avere sul ricordo dell’utente, riguardo ai messaggi precedenti.

In tal modo ricorderai al destinatario anche quella situazione di pathos, che ha provato alla fine della lezione precedente, in modo da dargli nuovo entusiasmo nella lettura dell’attuale lezione e provocare curiosita’ per la successiva.

Poi su tutto questo processo influiscono anche la frequenza dei messaggi e la durata degli intervalli.

Potrai venire incontro all’esigenza del lettore di conoscere i contenuti del messaggio successivo ricorrendo ad uno dei software autoresponder professionali, che sono appunto dotati della funzione di invio al destinario del messaggio in questione, lasciando che il tuo target clicchi su di un link specifico per poter accedere al messaggio successivo, che avrai inserito nei tuoi messaggi e-mail.

8 – Creare contenuti inediti

A) Ricorso a contenuti non nuovi per pigrizia o per creare traffico di visite sul blog

Forse vorresti utilizzare articoli che hai gia’ pubblicato sul tuo blog, o forse preferiresti inserire dei contenuti inediti, direttamente nei messaggi del follow-up, ma il tuo autoresponder, per ragioni sconosciute, potrebbe aver perso un messaggio contenente una lezione o un articolo molto importante ed inedito e non ancora pubblicato.

In tal caso avresti bisogno di creare dei nuovi contenuti per integrare la lezione o l’articolo perso con il messaggio, affinche’ il corso via follow-up possa raggiungere il suo scopo finale.

Ma puo’ anche essere che tu abbia bisogno di scrivere nuovi contenuti, aggiungendoli al tuo corso o al blog, in modo che il tuo corso via follow-up raggiunga l’obiettivo di soddisfare le esigenze di novita’ dei tuoi utenti.

Potrebbe anche essere che tu stia costruendo il tuo corso via follow-up prima ancora di inserire gli articoli nel blog, ma sapendo gia’ dove andrai a reperire i contenuti degli articoli o delle lezioni.

Oppure potresti desiderare solamente di scrivere il corso partendo da zero.

La maggior parte dei blogger non gradisce creare un corso via follow-up partendo da zero, inserendo contenuti completamente nuovi, essenzialmente per due ragioni.

Sicuramente, una prima ragione e’ la seguente: ci vuole un sacco di lavoro.

La seconda sarebbe che seguendo tale impostazione si rinuncia ai benefici che si possono ottenere in termini di SEO, dato che quei contenuti non sono sul tuo blog, mentre i link inseriti nei messaggi email punterebbero agli articoli gia’ esistenti nel blog, e quindi cio’ comporterebbe certamente un incremento notevole del traffico.

La possibilita’ di acquisire traffico attraverso i link agli articoli del blog, posti nei messaggi, rappresenta una delle principali strategie di webmarketing e search engine optimization, utilizzate dalla maggioranza dei blogger.

E gli argomenti addotti sono giustificati.

B) Esclusivita’ e contenuti inediti

Tuttavia bisogna considerare, in senso contrario, una grande opportunita’: quella dell’esclusività, dovuta all’aver creato contenuti inediti, unici ed esclusivi.

Infatti l’aver creato contenuti inediti, unici ed esclusivi rappresenta comunque una strategia vincente, poiche’ ti puo’ garantire un successo maggiore, anche nel breve termine, specialmente se sei agli inizi e non sei molto conosciuto dal tuo pubblico.

Quando crei contenuti inediti che non sono disponibili altrove, puoi annunciare che il tuo corso via follow-up presentera’ contenuti esclusivi che i tuoi utenti non potranno mai trovare da nessun’altra parte.

I lettori che vorranno fruire di quei contenuti dovranno necessariamente iscriversi alla lista del corso via follow-up.

Percio’, riassumendo, seguendo l’impostazione classica seguita dalla maggior parte dei blogger, se pubblichi tutti i contenuti appena creati sul tuo blog, in seguito potrai creare la tua raccolta di contenuti via follow-up, contenente gli stessi articoli, ma ridotti, con il link agli articoli integrali del blog, per beneficiare dell’effetto seo.

Se invece vuoi utilizzare l’esclusività come il motivo principale che rende attraente la tua raccolta di contenuti inviata via follow-up, avrai il favore di tutti gli utenti che desiderino leggere contenuti veramente nuovi ed inediti.