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Brescia,

domenica 11 aprile 2021

Capitolo V - Obiettivo di una lista. Ottava lezione - Norme in tema di iscrizione con modulo

Nel caso in cui tu abbia inserito nel tuo blog un modulo di iscrizione ad una newsletter o ad un corso via follow-up automatici, un utente inserira’ i suoi dati nel modulo, leggera’ l’informativa contenuta nella privacy policy, o avra’ spuntato la classica checkbox, per manifestare, o facendo presumere di averla letta.

Infine, cliccando sul pulsante di iscrizione, avra’ espresso il suo consenso esplicito al trattamento dei suoi dati, anche eventualmente al fine di ricevere promozioni commerciali via e-mail, se l’avrai richiesto.

Ma l’utente potrebbe benissimo fornire un ulteriore consenso ad essere profilato secondo i suoi interessi, allo scopo di segmentare ulteriormente la sua appartenenza ad un target piu’ specifico.

Percio’ quando chiedi l’iscrizione ad una newsletter o ad un corso via follow-up, devi rendere l’informativa immediatamente accessibile, o meglio leggibile come descrizione, contenuta nella tua pagina dei servizi gratuiti termini e condizioni, contenente un link alla tua privacy policy, posto prima o comunque vicino al pulsante di manifestazione del consenso, devi sempre dare all’utente la possibilita’ di informarsi su come avvenga il trattamento, in modo tale che egli possa decidere se dare o non dare il suo consenso o revocarlo in un altro momento successivo, rispetto alla nascita del rapporto. 

Certamente avere il consenso al trattamento dati e’ importante, ma bisogna capire se il consenso sia stato ottenuto senza alcun condizionamento, cioe’ liberamente, in modo esplicito e verificabile, quindi espresso secondo una libera scelta ovvero di opt-in.

Dunque in Europa non trovano applicazione le pratiche di otp-out, che valgono negli USA, disciplinate dal Can-Spam Act, come ad esempio, l’invio di messaggi email promozionali, senza alcun bisogno di consenso, anche di prodotti di terzi, e qui la differenza tra prodotti e/o servizi del mittente, o di terzi, non ha alcuna rilevanza giuridica, ma dando al destinatario la possibilita’ immediata di cancellarsi dalla lista. 

Cioe’, in Europa, bisogna far capire in modo chiaro e trasparente che l’iscrizione e’ facoltativa, che per avere tale consenso non puoi costringere l’utente ad iscriversi e nemmeno puoi dare l’impressione che l’iscrizione sia obbligatoria.

Primo esempio fare grafico.

Quindi nel caso tu richieda l’iscrizione per dare in cambio l’opportunita’ di scaricare un e-book gratuito, od ottenere un corso via follow-up, o una newsletter, i dati dell’utente sono necessari per ottenere il bonus, ma l’iscrizione in se’ non puo’ essere obbligatoria.

Secondo esempio fare grafico.

Caso diverso e’ quello della richiesta di iscrizione ad una newsletter o a un corso via follow-up, in cui per incentivare l’iscrizione si dia un bonus come un e-book gratuito o uno speciale sconto per l’acquisto di un prodotto.

Quest’ultimo caso e’ tra i piu’ diffusi ed e’ qui che si registrano molti esempi di pratiche non lecite che lasciano supporre come l’iscrizione sia obbligatoria, cioe’ non facoltativa.

Terzo esempio fare grafico

Ma quello che veramente e’ molto piu’ frequente e’ il caso in cui si chieda l’iscrizione ad una newsletter o ad un corso via follow-up, dando in cambio di ottenere un bonus immediato, ed offrendo anche la possibilita’ di ricevere messaggi email promozionali per avere esclusivamente offerte relative a prodotti e/o servizi di terzi.

Che rappresenta proprio il mio caso, come puoi evincere dai 4 moduli sparsi per il mio blog.

Quarto esempio di cio’ che il GDPR europeo, come integrato dalla legge italiana, espressamente vieta, fare grafico.

Qui ci si riferisce al caso in cui si inserisca una checkbox di iscrizione preselezionata, quindi non lecita.

Altrimenti e’ possibile lasciare che l’utente si attivi, rendendo evidente di aver manifestato un consenso che possa essere verificato, comer ad esempio l’invio di un messaggio vuoto con oggetto “iscrivimi”, o la presenza di una casella di checkbox, spuntabile dall’utente, nel modulo di iscrizione, che contenga espressamente, eventualmente, che, oltre ad essere iscritto, il destinatario ricevera’ utili informazioni e messaggi promozionali relativi a prodotti e/o servizi anche di terzi.

Quest’ultima frase, oltre ad essere contenuta nel modulo di iscrizione, dovra’ essere specificata meglio nella tua pagina di servizi gratuiti, termini e condizioni.

Poiche’ il consenso ottenuto con una check box ha come oggetto le informazioni su prodotti e/o servizi, per i quali sia stato espresso, nel caso si riferisca esclusivamente a offerte promozionali relative a prodotti e/o servizi del mittente, tale consenso non potra’ valere anche per l’invio di messaggi promozionali su prodotti e/o servizi di terzi.

In particolare se il mittente opera secondo pratiche di direct marketing, come nel caso di follow-up commerciali, dovra’ inserire due distinte caselle di checkbox, in modo da dimostrare di aver avuto, con una casella, il consenso all’invio di promozioni via email, relative ai propri prodotti, e con l’altra casella, che venga spuntata dal destinatario, di aver ricevuto il consenso relativo all’invio di email promzionali su prodotti di terzi.

Quindi allo scopo sara’ necessario inserire un’ulteriore specifica casella di checkbox da spuntare da parte del destinatario.

Nel mio caso specifico, poiche’ io promuovo, come affiliato, solo prodotti e/o servizi di terzi, potro’ inserire solo una sola casella di checkbox, in parte al riferimento ai prodotti di terzi, ed ovviamente tutto cio’ deve essere confermato nella tua pagina relativa ai servizi gratuiti, termini e condizioni.

Se poi ci fosse, oltre a tali riferimenti, la possibilita’ di accedere direttamente alla privacy policy, non sarebbe una cattiva idea.

In generale posso dire che il modulo di iscrizione che contenga la dicitura “iscriviti al corso via follow-up o alla newsletter per ricevere informazioni sui prodotti venduti e promozioni commerciali relative ai prodotti di terzi” oppure che contenga la casella di checkbox, appena esaminata, rappresentano delle ipotesi differenti, in cui nel primo caso trattasi di consenso implicito, e nel secondo di consenso esplicito, in quanto il destinatario dovra’ attivarsi, appunto esplicitamente, nello spuntare la predetta casella di checkbox.

Un secondo caso di consenso implicito l’ho esaminato nelle lezioni relative alla terza strategia di utilizzo di una squeeze page, dove ho affrontato l’argomento specifico relativo alla fornitura di un indirizzo e-mail nel corso di un acquisto che sia accaduto in precedenza.

Ed in tal caso le regole del DGPR europeo, come integrate dalle norme italiane, prevedono che si possa utilizzare tale indirizzo per inviare future promozioni commerciali aventi ad oggetto prodotti e/o servizi simili a quello precedentamente comprato, purche’ il destinatario sia stato informato in modo completo, riguardo a tale intenzione, mediante un diretto riferimento contenuto nella pagina di conferma dell’ordine oppure purche’ non abbia rifiutato di avallare tale iniziativa.

Quanto alla revoca del consenso, i destinatari devono poter esercitare tale diritto per mezzo di un link posto in ogni messaggio ricevuto, oppure con l’invio di un messaggio vuoto con oggetto “cancellami”.

In ogni caso il consenso deve essere revocabile con la medesima semplicita’ con cui sia stato fornito.

In generale l’invio di un messaggio vuoto allo scopo di iscriversi o cancellarsi rappresenta una prassi normale per qualsiasi software autoresponder, nel senso che il mittente deve compiere un’azione diretta all’inclusione o all’esclusione rispettivamente dell’iscritto o del cancellato.

Invece nel caso dei software autoresponder professionali, l’iscrizione o la cancellazione per mezzo del messaggio vuoto, sono processi automatici.

Inoltre tali software autoresponder professionali forniscono al destinatario la possibilita’ di gestire e di modificare la propria iscrizione, attraverso dei link specificamente inseriti in ogni messaggio e-mail.

La prassi piu’ consolidata e consigliata per poter offrire un’immagine di serieta’ e’ quella di dare al destinatario la possibilita’ di cancellarsi immediatamente con un solo clic del mouse.

Invece tra le prassi vietate in quasi tutte le normative nazionali, vi e’ quella di distanziare notevolmente il link di cancellazione rispetto al corpo del messaggio, nel senso che tale link dovrebbe far parte integrale del corpo del messaggio, dopo una semplice riga di spazio vuoto, ed immediatamente prima del pie’ pagina, soprattutto composto dal logo del mittente e della dicitura “powered by…” riferita al software autoresponder utilizzato, e consistente in un link, eventualmente contenente la propria affiliazione allo stesso software autoresponder.

Capitolo V - Obiettivo di una lista. Settima lezione. Norme applicabili all’iscrizione con modulo

L’iscrizione con modulo e i determinati contenuti dei messaggi, sono due argomenti che coinvolgono il direct e-mail marketing e la newsletter, che, come ho esaminato nelle prime lezioni di questo corso, rappresentano due strumenti molto simili e che appartengono al follow-up marketing on line.

Questi ultimi sono due strumenti molto potenti perche’ ti consentono di contattare e ricontattare iscritti e clienti per rafforzare i tuoi rapporti commerciali con loro, con il fine di convertirli in clienti fidelizzati, nel caso del direct e-mail marketing, o con lo scopo di consolidare il tuo brand nel caso della newsletter.

Se vorrai impostare una newsletter o un sistema di direct marketing, dovrai dotarti di una privacy policy, proprio perche’ tali strumenti presuppongono il trattamento dati degli utenti.

Tale trattamento implica che dovrai raccogliere il consenso di tali utenti ed al contempo dovrai impostare un sistema che consenta allo stesso utente di revocare tale consenso.

In generale se vuoi che la tua attivita’ possa prosperare in tutti gli stati ove vorrai operare, si applicano le norme vigenti nel paese del destinatario dei tuoi messaggi e-mail, oppure, a tua discrezione, le norme piu’ severe che si applicano in un determinato stato.

La tua privacy policy informera’ gli utenti sulle modalita’ con cui effettuerai il trattamento dei loro dati, ed in special modo come ottieni il loro consenso e a quale scopo lo richiedi e come consenti l’eventuale revoca del consenso.

La tua policy privacy conterra’ dettagli riguardanti:

• gli strumenti di comunicazione utilizzati;

• come hai ottenuto i dati degli utenti;

• il database dei dati trattati;

• le modalita’ di trattamento;

• le finalita’ del trattamento;

• la proporzionalita’ della raccolta dei dati rispetto allo scopo;

• i servizi di terze parti utilizzati;

• la correttezza della tua informativa;

• se hai ottenuto i consensi in modo corretto;

• il rispetto dell’esercizio dei diritti degli utenti;

• come gestisci le richieste degli utenti in merito all’esercizio dei loro diritti;

• quali misure di sicurezza hai adottato per proteggere i dati degli utenti;

• i criteri per la conservazione dei dati degli utenti raccolti.

Nelle prossime lezioni non entrero’ nel merito di tutti i dettagli che vengono richiesti per compilare una privacy policy, in quanto in questo Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line mi occupo solamente di quanto sia necessario per adempiere alla normativa europea del GDPR, come integrata dalle leggi nazionali italiane, con riguardo specifico al consenso prestato dall’utente al trattamento dei suoi dati, che si iscriva alle tue newsletter o ai tuoi follow-up sequenziali di direct e-mail marketing, inserendo nome e indirizzo email nei moduli di iscrizione, che inserirai nel tuo blog.

Descrivero’ in una prossima lezione specifici contenuti dei messaggi, che sono imposti dalle norme, per consentire il diritto degli utenti a conoscere come il trattamento dei dati sia stato effettuato, il diritto alla modifica dei loro dati, ed il diritto alla revoca del loro consenso al trattamento stesso.

Naturalmente e per completezza, integrero’ le modalita’ di raccolta dati accennate con altre modalita’ afferenti a diversi sistemi di raccolta o a situazioni in cui il trattamento dati sia solo estemporaneo.

In generale le norme applicabili sono il Regolamento UE 2016/679, o meglio conosciuto come GDPR e la legge italiana D.Lgs 101/2018 che ha integrato la precedente norma europea, come ad esempio il Considerando n. 47, per completarne alcune lacune, soprattutto con l’art. 130, con riferimento al legittimo interesse a trattare dati per fini di marketing, che ho esaminato nelle lezioni dedicate alla terza strategia per applicare una squeeze page.

In ogni caso in cui si richieda il consenso di un utente al trattamento dei suoi dati, che deve essere esplicito, salve alcune eccezioni gia’ viste nel caso della squeeze page, prima che tale consenso venga espresso o manifestato, si deve portare alla sua attenzione un’informativa corretta e completa in modo che l’utente sia edotto delle conseguenze che la fornitura del suo consenso comporta, dei diritti che gli competono, e soprattutto della possibilita’ di esprimere una revoca del consenso.

Nella prossima ottava lezione prendero’ in esame direttamente l’iscrizione ad una newsletter o ad un follow-up di messaggi automatici di direkt marketing. 

Capitolo V - Obiettivo di una lista. Sesta lezione - Altre funzioni inerenti al modulo di iscrizione

In tutti i piu’ avanzati software autoresponder professionali, esistono piu’ funzioni, oltre alla scelta del singolo o doppio opt-in.

Queste consistono, tra le piu’ importanti:

1 – Nel permettere a colui che si sta iscrivendo, di scegliere di ricevere messaggi in html o in solo testo.

Posso dire che l'invio di e-mail in solo testo, per il caso di newsletter o anche di messaggi commerciali automatici, non viene quasi mai utilizzato, anche perche’ consentire l’iscrizione per inviare messaggi in solo testo comporta che non hai alcuna possibilita’ di tenere traccia delle aperture dei messaggi e dei click-trough.

2 – Nell’imporre il ricevimento base nel formato multipart-mime, cioe’ nel formato html per default, ma con la possibilita’ di ricevere nel formato solo testo nel caso in cui l’account di posta elettronica del destinatario non sia in grado di ricevere in formato html; questa funzione invece viene molto utilizzata poiche’ permette al mittente di avere piu’ possibilita’ di tenere traccia di aperture e click-trough, anzi direi che sia la piu’ utilizzata.

3 – Nell’imporre al destinatario l’inserimento in campo cd. captcha, i caratteri che risultano graficamente evidenziati in una finestra grafica automatica, che consenta anche di ottenere altri caratteri, quando la grafica dei caratteri non sia chiara.

Tale campo ha la funzione di escludere la possibilita’ che spider automatici possano provare ad iscriversi, consumando inutilmente le tue risorse e provando a violare la privacy del sistema nel suo complesso e/o violando la privacy di coloro che si iscrivono, perche’ tali spider possono potenzialmente riprodurre falsamente qualsiasi indirizzo e-mail utilizzabile per iscriversi, ed appartenente realmente ad una persona fisica.

Anche questa funzione non e’ molto utilizzata, soprattutto perche’ si vuole evitare di chiedere troppo o di sovraccaricare di compiti chi si iscrive.

Tuttavia se ne raccomanda l’utilizzo!

4 – Nell'evitare di annoiare chi si iscrive, chiedendo solamente il nome, neppure il cognome, ma molto spesso si chiede il solo indirizzo e-mail.

Una volta si chiedeva addirittura il numero di telefono, la citta’ e la via di residenza, e tante altre informazioni che non servivano a nulla ai fini dell’invio di messaggi promozionali o degli email di una newsletter, ma anzi si rischiava addirittura di annoiare l’utente fino a perdere la sua iscrizione.

Naturalmente i software prevedono l’inserimento di una pluralita’ di informazioni, soprattutto per poter ulteriormente segmentare il target, nel caso in cui si tratti la vendita di una pluralita’ di prodotti dello stesso genere o di generi diversi.

5 – Un campo importante che non dovrebbe essere mai trascurato e’ quello che si inserisce nel modulo per poter registrare il numero id o di identificazione di colui che si iscrive, ma e’ di regola un campo nascosto, che non appare agli occhi di chi si iscrive.

Questa funzione serve soprattutto per avere un’ulteriore prova, con l’ID di identificazione, che la persona che si e’ iscritta corrisponde proprio a quel numero, e che percio’ non esiste alcuno spazio per poter contestare di non essersi mai iscritti, anche se poi in realta’ la procedura predetta nella precedente lezione del doppio opt-in rappresenti la strada migliore per zittire qualsiasi contestazione in merito ad iscrizioni pretese come mai avvenute.

Ulteriori profili verranno presi in considerazione nella prossima lezione quando si entrera’ nel merito delle norme che vengono in applicazione. 

Capitolo V - Obiettivi di una lista. Quinta lezione. La scelta del singolo o del doppio opt-in

 Un form di registrazione comporta un ulteriore processo che porta all'iscrizione ad una lista.

Sia nel caso di creazione di liste per l'invio di follow-up automatici che di newsletter, si ripropone il problema dell'iscrizione con singolo opt-in o doppio opt-in.

Abbiamo visto in altri articoli come l'interesse a rimanere iscritto ad un corso, possa essere mantenuto vivo nel potenziale acquirente attraverso l'ausilio di un autoresponder professionale, che gestisca un numero di messaggi sequenziali od organizzati in follow-up.

Tuttavia l'interesse di chi richiede una risposta automatica talvolta andrebbe verificato in un istante anteriore al ricevimento del primo messaggio della sequenza.

Cosa voglio dire?

Partiamo dalla realtà: oggigiorno chi naviga in Internet alla ricerca di informazioni, nella più classica delle ipotesi, per avere una risposta allo scopo di risolvere un determinato problema, si iscrive ad un corso gratuito, o ad una newsletter gratuita, inserendo i suoi dati in un modulo, normalmente il suo nome ed il suo indirizzo email.

Ma questa azione spesso non viene compiuta con cognizione di causa.

Nella presente disamina descriverò una serie di situazioni in cui manca un'effettiva corrispondenza tra volontà di iscriversi e conseguimento del risultato.

Tralasciamo i casi in cui ci si iscriva per ottenere qualche informazione in più riguardo ad un prodotto e/o un servizio, e in concreto all'azione compiuta corrisponda il risultato che ci si aspettava di ottenere e concentriamoci invece sulle ipotesi in cui avvenga un'iscrizione, e che in seguito non si ottenga un risultato, vuoi per ingenuità dell'iscritto, o, come talvolta accade, perché il risultato ottenuto non corrisponda alla volontà di iscriversi.

Ed in primo luogo molto spesso si pensa di essersi iscritti ad un qualcosa di utile che si scopre non esserlo affatto.

Altre ancora ci si iscrive solo per il gusto di ricevere messaggi nella propria casella di posta elettronica.

In taluni casi qualcuno iscrive qualcun'altro per i più svariati motivi oppure, in mala fede, qualcuno si iscrive utilizzando l'indirizzo email altrui.

In altri casi qualcuno si iscrive utilizzando un indirizzo email fasullo ed un nome inesistente.

Ancora talaltra le iscrizioni vengono fatte automaticamente allo scopo di danneggiare l'immagine dell'azienda che ha messo il modulo sul suo sito.

Infine a volte ci si iscrive e poi ci si dimentica di averlo fatto.

E l'elenco andrebbe ancora avanti per citare ulteriori casi in cui l'interesse ad essere iscritti ad una lista potrebbe venir meno.

Guarda caso, e ciò può far rimanere di stucco, gli utenti più restii a lasciare i propri dati in un modulo posto sul web sono proprio coloro che potrebbero essere i più interessati ad avere le informazioni che sembrano emergere da un sito, capitato proprio come "il cacio sui maccheroni".

Infatti spesso la facilità crea diffidenza.

Ma sono proprio quelli gli utenti che bisogna riuscire a convincere ad iscriversi alla tua lista e successivamente ad acquistare!

Questo problema dell'essere convincenti dipende in linea di massima dalla tua abilità nello scrivere e dalla presenza nella tua pagina di vendita di commenti o testimoniai da parte di tuoi attuali clienti di un certo pregio o fama o residenza nel territorio dei tuoi target.

Invece il problema della verifica dell'interesse a rimanere iscritti ad una lista può essere risolto agevolmente con la scelta del singolo o del doppio opt-in, compiuta sulla base del come stai operando sul mercato.

Perciò la soluzione al problema della verifica dell'interesse a rimanere iscritti in una lista dipende dalla configurazione del sistema di risposta automatica che avrai adottato: il singolo opt-in o il doppio opt-in.

La scelta tra l'uno o l'altro dei due sistemi é ín fondamentalmente condizionata dalla conoscenza che il tuo mercato ha del tuo marchio.

Quindi la minore o maggiore diffusione del tuo brand, anche dal punto di vista temporale, come presenza in internet, potrà influire sulla scelta dell'iscrizione con il doppio opt-in o quella con il singolo opt-in.

Partiamo dall'opt-in singolo: non é altro che la semplice iscrizione ad una lista con l'invio dei dati inseriti in un modulo o form ed il ricevimento immediato di un primo messaggio di ringraziamento per l'iscrizione, con l'inserimento magari anche di un'offerta; quindi un messaggio in piena regola.

Quindi l'iscrizione con singolo opt-in é un procedimento con il quale l'iscritto viene aggiunto ad una determinata lista nell'istante in cui viene inviata l'email con la richiesta di iscrizione tramite modulo.

Diverso é il sistema basato sul doppio opt-in, ove l'invio del modulo é una mera richiesta di iscrizione che dovrà essere confermata.

Più nel dettaglio, secondo la procedura standard utilizzata da arpReach, dopo l'invio del modulo di richiesta di iscrizione, il navigatore riceve un messaggio che contiene un link di conferma, che se cliccato mostra all'iscritto una pagina di conferma dell'iscrizione, cioé l'iscrizione si perfeziona nel momento in cui l'utente clicca sul link di conferma.

Questa procedura di conferma ha lo scopo di far riflettere il navigatore sulla serietà della sua richiesta di iscrizione.

In parole più semplici; sceglierai il doppio opt-in qualora tu non abbia ancora un brand diffuso e fornisca un prodotto e/o servizio non ancora molto conosciuto (eviterai il rischio di essere dimenticato e cestinato, se non anche tacciato di spam, con le conseguenze del caso); preferirai il singolo opt-in quando invece il tuo marchio sia abbastanza noto oppure quando operi in nicchie di mercato molto ristrette.

Perciò dal singolo o dal doppio opt-in derivano delle notevoli conseguenze.

Certamente con il doppio opt-in, alla luce delle situazioni esaminate in precedenza, ove manchi un serio interesse all'iscrizione, il visitatore non confermerà l'iscrizione.

Quindi con il doppio opt-in potrai tenere pulita la tua lista, eliminando in modo automatico gli smemorati poco interessati, i falsi interessati sfaccendati, le iscrizioni non volute dal diretto interessato ed i malintenzionati, non desiderosi di lasciare troppe tracce del proprio passaggio.

Avrai una lista colma di iscritti interessati e soddisfatti per aver ottenuto le utili informazioni gratuite che avrai loro riservato e che stavano cercando, i quali rappresentano anche un ottimo veicolo pubblicitario gratuito attraverso il passaparola.

Tuttavia il doppio opt-in implica che la crescita della tua lista sia molto più lenta, anche se sarà composta da iscritti sicuramente più interessati al tuo prodotto.

Con il singolo opt-in hai la possibilità di un a crescita vertiginosa delle liste, ma avrai a che fare con una buona percentuale di indirizzi email inattivi.

Inoltre corri il rischio di essere denunciato per spam, inserito in black list subire la terminazione del tuo account, sia a causa dell'invio di messaggi a persone smemorate, sia a causa dell'invio di messaggi ad indirizzi non più esistenti (in questo caso il tuo stesso provider crederà che fai un invio massiccio di messaggi spam ad una moltitudine di indirizzi email, proprio perché non ti curi di eliminare gli indirizzi non più esistenti: con arpReach potrai risolvere alla radice il problema dei messaggi respinti al mittente).

Con il singolo opt-in potresti essere denunciato da uno smemorato nel caso in cui sostenga di non essersi mai iscritto alla tua lista.

Per ostacolare un comportamento di questo genere, con l'ausilio di un software autoresponder, potrai raccogliere i dati della persona iscritta, come nome, indirizzo email, numero indirizzo IP, ora e data di iscrizione, per dimostrare l'avvenuta iscrizione di quel navigatore.

Invece con il doppio opt-in, tale rischio verrebbe notevolmente ridotto, in quanto in primo luogo é più difficile che un navigatore possa dimenticarsi di avere dato una doppia conferma dell'iscrizione: ecco perché chi é presente da poco tempo sul web con il suo marchio necessita sempre dell'iscrizione con il doppio opt-in, mentre un brand già più diffuso e conosciuto potrà, a buona ragione, utilizzare solo il singolo opt-in.

Inoltre vi é una maggiore sicurezza con il doppio opt-in perché avrai la possibilità di provare di avere ottenuto il consenso, doppiato proprio dalla conferma dell'iscrizione.

Dicevamo che la crescita di una lista con il doppio opt-in é più lenta e ciò anche per la possibilità che ci si dimentichi di confermare l'iscrizione, o che non si capisca quale sia e/o dove sia il link per confermare l'iscrizione, o addirittura c'é chi invia un messaggio nel tentativo di confermare l'iscrizione.

Cosicché una buona fetta di utenti realmente interessati, intorno al 15%, potrebbe andare persa.

Ma ciò a volte può costituire un male minore rispetto ai rischi connessi allo spam, gravanti su chi si é appena inserito sul mercato.

Perciò si può ritenere che nessuno dei due sistemi sia migliore dell'altro e che non esista una soluzione che vada bene per tutti: la scelta tra le due opzioni va fatta in base alla propria situazione ed al mercato in cui si opera, e se poi utilizzi lo split test avrai un più preciso risultato se prenderai due liste e proverai con una il singolo e con l'altra il doppio opt-in.

Normalmente il singolo opt-in può essere utilizzato per creare liste correlate a nicchie di mercato di alto profilo, per le quali più difficile che vi siano iscrizioni con email inattive, o che vi siano troppi indecisi, burloni o malintenzionati.

Sicuramente i malintenzionati che mirano a colpire un sito appartenente ad un simile settore, di solito non sí limitano ad inserire falsi nomi od indirizzi email, o dati appartenenti ad altri navigatori (come accade quando qualcuno si nasconde dietro al numero IP altrui) ed in tal caso la differenza la fa l'investimento in protezione anti-hacker.

E comunque dipende sempre dall'importanza del settore di nicchia, in termini di valore dei prodotti e/o servizi offerti; certamente per valori medio-bassi riferiti ad una azienda poco conosciuta, si può ritenere che la scelta del doppio opt-in sia quasi obbligata.

Diversamente quindi accade nel caso di nicchie di mercato in cui il valore del prodotto venduto sia piuttosto elevato: si pensi alla vendita di determinati gioielli on-line o alle aste on-line di beni di lusso.

In questi casi sarà utilizzato il singolo opt-in, che verrà in rilievo anche per sviluppare liste di attesa per il lancio di un prodotto.

In quest'ultima ipotesi l'iscrizione ha lo scopo di creare una lista di interessati che potrebbero acquistare proprio in previsione dello sconto per coloro che si fossero iscritti entro una certa data.

In tale caso gli iscritti indecisi, che non aderiranno all'iniziativa, semplicemente non acquisteranno: il non acquisto qui assume la valenza di una mancata conferma alla stregua della scelta del doppio opt-in, che rende quest'ultima procedura inutile agli scopi della semplice creazione di una lista d'attesa.

Personalmente, ho sempre pensato che il doppio opt-in sia la soluzione migliore, indipendentemente dalla maggiore o minore diffusione di un brand, anche perché oggigiorno il rischio latente di essere inserito nelle spam list, se non addirittura nelle black list, é sempre più incombente anche nei confronti di chi agisca su internet con i comportamenti più legali, legittimi ed etici.

Capitolo V - Obiettivi di una lista. Quarta lezione. Strategie per ottenere più iscrizioni

Vediamo adesso le strategie più classiche per massimizzare i tuoi risultati da un modulo inserito in una normalissima pagina web.

In primo luogo é essenziale motivare il visitatore a compiere una determinata azione.

Questo può essere fatto principalmente dando un omaggio, e specialmente per ottenere l'iscrizione ad una tua lista: qualsiasi persona sarà ben disposta ad iscriversi ad una lista in cambio di un qualcosa di gratuito che sia considerata di pregio.

Diversamente, se l'omaggio non é considerato di valore, sarà molto difficile che tu possa avere degli iscritti, ma non solo, considera che il giorno in cui avrai da offrire veramente un qualcosa di rilevante, potresti anche fare molta fatica ad avere nuove iscrizioni a causa del tuo precedente intoppo!

Potresti anche dare in omaggio un e-book creato da altri, anche molto conosciuto per le informazioni di valore contenute; tuttavia avresti il problema di doverti confrontare con altri operatori on-line, che magari stanno offrendo lo stesso prodotto per ottenere iscritti e quindi potresti avere delle liste concorrenti.

Ma anche a prescindere da quest'ultimo problema, magari avrai anche tantissimi iscritti, ma essi saranno semplicemente attratti dal brand dell'autore dell'e-book, e non dal tuo e quindi si può certamente affermare che avresti degli iscritti solo in funzione di quel regalo.

La soluzione migliore é quella di creare un tuo e-book: infatti hai inserito un modulo in homepage per avere iscritti, ma anche per guadagnare in fama (e diffusione della tua immagine) e/o in danaro e non per diffondere il brand dell'autore dell'e-book!

Perciò l'unico modo per diffondere la tua immagine come un virus e di avere iscritti alla tua lista interessati ai tuoi prodotti o ai prodotti, per i quali ti sarai affiliato, é quello di offrire un omaggio che hai creato tu stesso e che sia originale, quindi un qualcosa che faccia parlare di te e di te solo, creato direttamente dalla tua esperienza, ad esempio un e-book virale, come abbiamo visto in un precedente articolo.

Eventualmente, se proprio non riesci a creare un tuo libro potresti acquistare i diritti di rivendita di un e-book, messo a disposizione da qualche marketer allo scopo, dopodiché potrai decidere tu stesso se rivenderlo o appunto darlo gratuitamente per alimentare la tua lista di iscritti.

D'altro canto, anche se i navigatori si iscrivessero solo per ottenere il tuo omaggio, il tuo tornaconto c'é sempre: é sufficiente inserire nei suoi contenuti il riferimento al tuo sito o link ad altri prodotti a pagamento, tuoi o per i quali ti sarai affiliato.

E per massimizzare ulteriormente le tue strategie in funzione del guadagno, potrai anche strutturare la tua linea editoriale (descritta di solito nella pagina di accenno alla privacy policy) in modo da portare a conoscenza dei tuoi potenziali e futuri iscritti, che, con l'iscrizione, riceveranno si un omaggio di valore, ma anche dei messaggi successivi con offerte e promozioni, dandoti la possibilità di avere iscritti potenzialmente disposti anche ad acquistare in seguito alle tue proposte e non solo a ricevere i tuoi regali ed omaggi.

Dunque dicevamo che la creazione di un e-book virale rappresenta uno dei modi più efficaci per diffondere il tuo brand ed incrementare in modo esponenziale la tua lista di iscritti.

Infatti diffondendo un omaggio virale avrai la possibilità di far conoscere a più navigatori la tua attività, la tua newsletter e/o i tuoi corsi on-line.

Quali sono gli strumenti per rendere virale un e-book?

Oltre alla possibilità di darlo in omaggio, puoi motivare tu stesso i tuoi iscritti, potenziali propagatori del tuo virus, concedendo gratuitamente o vendendo loro il

diritto di rivendere il tuo libro elettronico, in modo che altri possano acquistarlo e rivenderlo a loro volta.

Molte iscrizioni possono essere ottenute impostando, per uno stesso e-book ìn omaggio o per una newsletter o per il tuo corso on-line, una vera e propria pagina di vendita, con la differenza che, in fondo alla pagina, invece di chiedere il prezzo, lo offrirai gratuitamente in cambio della sola iscrizione ed inserirai un modulo di iscrizione.

Questo é un modo veramente produttivo di iscrizioni, perché il navigatore crederà di trovare un prodotto in vendita, mentre rimarrà stupito dal fatto di poter ottenere quello che gli offri, solo in cambio dell'iscrizione.

Ma non solo, perché se avrai composto bene la tua pagina di vendita di un prodotto gratuito, i tuoi potenziali iscritti attribuiranno al tuo prodotto un tal valore che saranno indotti ad iscriversi per avere magari ulteriori possibilità di ottenere informazioni utili ed anche se non a buon mercato: infatti penseranno che se é così valido ciò che dai via gratuitamente, figuriamoci la qualità di quello che offrirai a pagamento!

Un altro modo molto efficace per alimentare la propria lista di iscritti é quella di inserire il modulo di iscrizione in una squeeze page, come vedremo in una prossimo modulo.

Un sistema per avere iscrizioni ed anche per avere più acquisti é quello di creare la sensazione dell'urgenza o del timore.

Ad esempio, per l'urgenza potresti dire:

"Affrettati ad iscriverti perché questo omaggio sarà solo per i primi 100 iscritti!" "Affrettati ad acquistare perché il prezzo potrebbe risalire!"

Oppure:

"Iscriviti entro 36 ore da adesso e potrai scaricare questo omaggio, per aver partecipato al nostro test.

"Acquista entro il giorno... ed avrai questo sconto... 

In entrambi i casi potresti anche aggiungere:

"Puoi iscriverti solo fino al raggiungimento del n.. di iscrizioni, dopodiché l'omaggio verrà ritirato e non sarà più riproposto".

O ancora:

"Puoi acquistare solo entro la scadenza del termine, dopodiché il prodotto sarà ritirato dal mercato.

Naturalmente dopo qualche giorno provvederai ad eliminare l'offerta gratuita o di acquisto del prodotto e/o servizio ed il link per scaricarlo.

Potrai riproporlo dopo qualche mese o più e magari potrai anche ritentare il trucco con qualche altro omaggio o un altro prodotto da offrire e allora cerca sempre di avere delle nuove cartucce da sparare!

Potresti anche creare una sensazione di timore:

"Iscriviti alla newsletter e potrai scaricare gratuitamente questo corso...se non lo farai non verrai mai a conoscenza delle ultime tecniche di E-mail Marketing!"

"Acquista questo corso in formato elettronico...se non io farai non verrai mai a conoscenza delle ultime tecniche di E-mail Marketing!".

Ti ricordo ancora che costruire un modulo con arpReach é un gioco da ragazzi!

Non occorre nessuna competenza informatica: basta copiare il codice html del modulo dal software ed incollarlo nella tua pagina web!

Inoltre ciascun componente html del modulo potrà essere facilmente copiato ed incollato nelle caselle di una semplice tabella, per dare la necessaria formattazione al modulo, con caratteri e colori. 

Capitolo V - Terza lezione. Iscrizione attraverso modulo

Ma adesso torniamo a parlare di altri meccanismi di iscrizione, ed in particolare dell'iscrizione tramite modulo o form, inserito in una o più pagine del tuo sito.

Infatti, come sappiamo, é molto comune, attraverso l'utilizzo dei software più avanzati, chiedere ai propri visitatori l'inserimento dei loro dati in un modulo di iscrizione.

Il più semplice modulo che trovi sui siti web richiede, di solito, l'inserimento del nome, a volte anche del cognome e dell'indirizzo e-mail, o a volte chiede solo l'indirizzo e-mail.

Un modulo di iscrizione é generalmente costituito da un elenco di funzioni, creato dal software che normalmente gestisce l'invio dei messaggi autoresponder.

Questo elenco di funzioni può essere automaticamente costruito con un software autoresponder professionale e successivamente copiato ed incollato in una o più pagine del tuo sito.

É essenzialmente composto da due campi di testo, nome ed email, più un bottone per l'invio, ma con un software autoresponder professionale potrai personalizzare il modulo, scegliendo tra infiniti campi di testo personalizzati!

Come hai già esaminato, il modulo o form ha la funzione principale di comunicarti i dati inseriti dagli iscritti, incrementando così la tua lista o elenco di iscritti al tuo follow-up di messaggi.

La posizione del modulo di iscrizione, soprattutto nei siti che vendono più prodotti, é quella classica, in alto a sinistra, e/o sul fondo della pagina.

Nei minisiti, specialmente quelli molto descrittivi, in cui la pagina può essere anche molto lunga, é bene inserire più moduli di iscrizione, magari , ad esempio, uno in cima, un'altra verso la metà e l'ultima in fondo alla pagina.

Di certo il navigatore non leggerà tutta la pagina nei particolari, ma si soffermerà sui punti che gli sembrano più chiari ed attraenti.

Allora é bene inserire più form proprio nelle zone della pagina che ritieni maggiormente in grado di catturare l'attenzione del navigatore.

Se poi il visitatore dovesse tralasciare uno o più moduli, perché inseriti in parti della tua pagina che egli non consideri molto attraenti, sicuramente, essendo rimasto colpito, ad esempio, dalla tua proposizione principale, relativa al maggior beneficio del tuo prodotto, anche dato in omaggio, lascerà i suoi dati nel form più prossimo a tale affermazione e si iscriverà alla tua lista.

Potresti inserire il modulo di iscrizione anche in una finestra di popup, magari di quelli che non vengono bloccati dai browser utilizzati dai tuoi prospect.

Ricorda di non inserire i popup in tutte le pagine del tuo sito web, ma solo nella tua home page, e possibilmente fai in modo che il tuo cliente, appena acquisito, non debba ritrovarselo tutte le volte che accede alla tua home page.

Se il visitatore non si é iscritto o non ha acquistato nulla, potresti inserire un popup in uscita, come ultima chance per convincere chi ti sta lasciando.

E infatti i popup di uscita sono molto efficaci perché rappresentano l'ultima opportunità per conquistare i dati del navigatore.

Perciò, se il visitatore non ha acquistato nulla, oppure, se non si é ancora iscritto alla tua lista, l'exit popup può servire, nel primo caso per proporre lo stesso prodotto ad un prezzo inferiore o scontato, creando il senso di urgenza e di scarsità, altrimenti e ciò in entrambi i casi (sia di non acquisto che di non iscrizione) proponi il tuo omaggio in cambio dell'iscrizione: egli verrà trattenuto ancora qualche istante e potresti ottenere i suoi dati per ricontattarlo ancora...ed ancora!

Colloca un breve inciso sotto il pulsante di iscrizione, in cui spieghi che non cederai le loro informazioni personali a nessuno.

Inserisci anche un link ad una pagina di termini e condizioni, che spieghi in modo sintetico il regime della privacy e che al contempo entri nei dettagli relativi ai benefici e vantaggi che il visitatore otterrà dall'iscrizione al tuo follow-up.

Aggiungi nel modulo un pulsante con l'etichetta "clicca qui per iscriverti" o se vuoi puoi anche inserire una casella del tipo checkbox, già selezionata, con in parte l'inciso "Si, voglio scaricare l'omaggio adesso!"

Capitolo V - Seconda lezione. I meccanismi di iscrizione ad una lista

Il problema che affronterò adesso é il seguente: come posso creare un meccanismo di iscrizione che sia veramente efficace per incrementare il numero degli iscritti ad una lista?

Sappi che la maggior parte dei software autoresponder più avanzati, permette ai visitatori di iscriversi alla tua lista in due modi:

a - con l'inserimento di nome ed indirizzo e-mail in un modulo o form, creato ed incollato in una o più pagine del tuo sito;

b - con l'invio di un messaggio vuoto all'indirizzo dell'autoresponder.

Devi solo scegliere di utilizzare una di queste due strade o di percorrerle entrambe.

E qui ti introduco un breve riferimento a come si é arrivati a concepire l'idea di un autoresponder.

All'inizio dell'era di Internet, gli autoresponder potevano essere attivati solo con l'invio di un messaggio vuoto al loro indirizzo e-mail, poiché il modulo o form di iscrizione ha rappresentato in questo settore un successivo passo evolutivo.

Nella prassi si chiedeva al visitatore di iscriversi con l'invio di un messaggio vuoto all'indirizzo dell'autoresponder, che avrebbe a sua volta inviato un messaggio di risposta automatico all'indirizzo dell'iscritto.

Fu così che nacque il termine autoresponder o autorisponditore, con cui si intendeva lo strumento per inviare una risposta automatica immediata e conseguente al ricevimento di un determinato messaggio.

Più avanti nel corso vedrai nel dettaglio come potrai ottimizzare i tuoi guadagni con la pubblicità per mezzo di un autoresponder, attraverso l'inserimento dell'indirizzo del tuo autoresponder nelle riviste e periodici on-line e off-line.

Esistono ancora in commercio alcuni software autoresponder che funzionano solo con l'invio di un messaggio vuoto all'indirizzo dell'autoresponder.

Tuttavia é invece molto più comune, nei software più avanzati, chiedere ai propri visitatori l'inserimento dei loro dati in un modulo di iscrizione, posto nelle pagine web di un sito.

Peraltro, come già sappiamo, con un software autoresponder potrai far utilizzare la funzione di invio di un messaggio vuoto all'indirizzo del tuo autoresponder, non solo per l'iscrizione di nuovi utenti alle tue lista, ma anche per permettere la cancellazione di iscritti, quando magari non abbiano tempo o voglia di accedere al tuo sito o ai tuoi messaggi, per cancellarsi.

La configurazione di un software autoresponder, per l'utilizzo della funzione dei messaggi vuoti al tuo autoresponder non richiede alcuna competenza informatica.

E comunque sono a tua disposizione per ogni chiarimento.

Capitolo V - Prima lezione. Il modulo di iscrizione

Abbiamo esaminato nel precedente brevissimo capitolo IV la problematica dell'iscrizione di un visitatore, il quale, con l'inserimento dei suoi dati, nome ed indirizzo e-mail, in un modulo o form posto in una landing page, abbia preferito farlo anzicche' acquistare subito, e questo e' cosa piuttosto comune e scontata.

Inoltre, nel caso di nuovo cliente che acquisti, e che debba, per motivi inerenti all'acquisto stesso, conferire il suo indirizzo e-mail con il venditore, si potra' utilizzare tale indirizzo per inviare promozioni commerciali future, purche' relative a prodotti simili a quello appena acquistato.

E comunque l'ipotesi piu' comune e' quella della iscrizione, con inserimento dei dati in un modulo, in cambio di un omaggio, posto in una landing page.

Tale ipotesi rappresenta la strategia piu' comune per poter incrementare il numero degli iscritti ad una lista.

Diciamo che e' la strategia di base.

Ecco che il tuo prossimo step é quello di riuscire a catturare l'attenzione di visitatori in modo che, con l'inserimento dei loro dati in un form applicato alla tua landing page, tu possa ottenere sempre più iscritti alla tua lista di potenziali acquirenti.

Gli obiettivi che dovrai raggiungere con una lista sono essenzialmente tre:

- aumentare il numero degli iscritti;

- convertire gli iscritti in acquirenti;

- convertire gli acquirenti in clienti fidelizzati, a cui vendere sempre, con le tue strategie di follow-up marketing.

Lo sai che le liste sono delle miniere d'oro inesauribili? 

Come si dice in Inglese: "Money is in the list"!

O meglio il guadagno sta nella capacità di mantere la lista e/o anche di incrementarla (perché sai bene che dopo tot tempo parte dei contatti e/o clienti é destinata a raffreddarsi).

Considerando che probabilmente é da poco che ti stai avventurando nel mondo del web marketing, voglio darti qualche dritta su quello che viene considerato come uno dei cardini dell'e-mail marketing: la creazione di una lista.

Ma per incominciare una piccola domanda: "Sai che cos'é una lista?"

Una lista o lista di distribuzione non é altro che una lista di persone che hanno accettato di ricevere consigli commerciali tramite email.

Come fa una persona ad iscriversi alla tua lista?

Per fare questo dovrai inserire nel tuo sito un modulo che raccolga i nomi e gli indirizzi mail di chi si vuole iscrivere, ed un esempio potrebbe essere questo:

******************************************************

Se oggi ti iscrivi alla mia lista riceverai gratuitamente il fantastico report xxxx e potrai ricevere preziosi consigli nonché vantaggiose offerte commerciali, iscriviti subito!

Inserisci il tuo nome ed indirizzo email nel modulo qui di seguito: tuo nome:

tuo e-mail:

I tuoi dati non saranno mai ceduti a terzi: anche noi odiamo lo spam!"

Clicca qui per avere maggiori informazioni su privacy e frequenza di invio dei messaggi

Per iscriverti clicca sul pulsante "Ok => Iscrivimi gratis!"

Ok- => IscrivimiIscrivimi gratis!

******************************************************

Ovviamente questo é solo un esempio, ma ti garantisco che funziona proprio così, ed io stesso ne faccio uso!

Ora vorrai sapere come fare per costruire un modulo per la raccolta delle iscrizioni? 

Vi é solamente un modo!

Sarebbe quello di utilizzare un software autoresponder professionale.

Dicevo, per poter raccogliere nomi ed indirizzi mail con un modulo, la strategia più efficace in assoluto é quella di dare gratuitamente un prodotto, come un infoprodotto, ovvero un e-book o un corso suddiviso in più lezioni, inviate con una serie di messaggi sequenziali o follow-up, ove scrivere informazioni interessanti su di un argomento, in cui tu ti senta esperto.

Le persone che si iscriveranno andranno ad alimentare la tua lista!

L'iscrizione alla tua lista rappresenta il loro consenso all'invio dei tuoi messaggi, e ogni email che spedirai automaticamente, dovrà contenere un link per la cancellazione dalla lista, così se non vorranno più ricevere tue email potranno cancellarsi con un semplice clic del mouse.

Se non lo facessi, potresti essere denunciato per spam, con tutti gli aspetti negativi che ciò comporta!

E anche questo potrai farlo con estrema facilità utilizzando un software autoresponder professionale.

Ora ti starai chiedendo:

"Perché dovrei creare una lista?"

Come già saprai solo 1% dei navigatori (o anche meno) che visitano un sito acquistano alla prima visita,

Hai già visto anche come, per convincere un utente, che non abbia ancora acquistato, ad acquistare, ma che si sia almeno iscritto, tu debba riproporgli le tue offerte con almeno una media di sette messaggi!

Capisci ora l'utilità di una lista?

Un navigatore entra nel tuo sito, ma non acquista subito il prodotto che hai offerto.

Tuttavia si iscrive alla tua lista: ecco allora che potrai continuare ad inviargli le tue offerte e promozioni e puoi essere sicuro che prima o poi acquisterà quel prodotto.

E ti garantisco che questo sistema funziona alla grande, ed io lo uso attualmente!

Quindi perché non cercare di riprendersi quel 98% di visitatori che non hanno acquistato alla prima visita, per convincerli ad acquistare e magari trasformarli in clienti fidelizzati tuoi per sempre?

Ricordi la regola secondo cui il 20% dei tuoi clienti costituirà sempre 1'80% del tuo fatturato?

Se la metterai in pratica ti si spalancheranno le porte del successo!

Che tu ci creda o no una lista, come ho scritto all'inizio di questa lezione, é una miniera d'oro inesauribile.

Ovviamente prima di avere una lista devi sapere:

- come catturare l'attenzione dei visitatori;

- cosa proporre ai futuri iscritti tua lista;

- come far crescere la tua lista;

- come convincerli ad acquistare!

Penso che adesso sarai abbastanza coinvolto da voler a tutti i costi creare una tua lista di iscritti, o mi sbaglio?

Ricorda che tutti gli esperti di web marketing hanno una lista, da cui traggono i loro meritati profitti!

Se vuoi partire adesso, con il piede giusto, procurati una copia di un software autoresponder professionale.

E vedrai che anche tu potrai possedere una lista con centinaia di iscritti.

Se vuoi imparare a fare quello che ti ho descritto, leggi con attenzione tutti i capitoli del presente Corso Avanzato sul Follow-up Marketing On Line, ma prima di tutto cerca di focalizzare la tua attenzione sulla creazione di una lista!

Questa é la strada maestra che conduce un business on-line al successo!

Solo costruendo una lista potrai sempre e comunque contattare i tuoi iscritti e clienti per inviare le tue offerte e le tue promozioni.

Senza una lista il tuo business avrà crescita zero.

Creata una lista avrai la base di partenza per iniziare ad inviare i tuoi follow-up, attraverso una newsletter o una serie di messaggi commerciali automatici, o anche un corso, costituito da una serie di lezioni, il cui argomento sia attinente al tuo campo di esperienza ed alle chiavi di ricerca, con le quali avrai ottimizzato il tuo sito.

Lasciamo da parte la newsletter e releghiamola al settore del broadcasting, di cui ti ho parlato in una precedente lezione, e che riprendero' piu' vanti nel corso, e mentre per adesso esaminero'il settore dei follow-up automatici.

Inoltre esiste un altro modo, con il quale potrai ottenere nuovi iscritti: pubblicando l'indirizzo del tuo autoresponder su riviste elettroniche e cartacee.

Vedremo brevemente come fare ed affronteremo meglio l'argomento nel capitolo Strategie applicabili con un follow-up. 

sabato 10 aprile 2021

Capitolo IV - Seconda lezione. La squeeze page

La squeeze page, ovvero pagina spremi nomi, e’ una landing page un po’ speciale, che ha la funzione principale di spremere o di catturare nomi ed indirizzi dei visitatori per incrementare la tua lista, sviluppare il tuo business ed il tuo successo on line.

Tecnicamente una squeeze page puo’ essere costruita come una semplice pagina in codice html.

In determinate ipotesi, che ti mostrero’ a breve, avere una squeeze page rappresentava un must per un sito web perche’ ti consentiva di avere un approccio piu’ diretto con i tuoi visitatori, ma soprattutto con i clienti che avessero appena acquistato per la prima volta da te.

E dove essa fosse necessaria, la sua mancanza poteva causare la breve durata di un business on-line perche’ privo di entrate o di successo!

Ma per farti capire meglio cio’ di cui ti sto parlando, faro’ ricorso al confronto con una semplice landing page di vendita di un prodotto.

Come saprai, di solito un visitatore entra in un sito per ottenere informazioni e non per acquistare.

Quindi, quando un visitatore entra in un sito, anche se non acquista subito uno o piu’ prodotti, tuttavia, potrebbe lasciare i suoi dati in cambio di un omaggio, iscrivendosi alla tua lista, per ricevere anche promozioni e novita’.

In seguito, attraverso piu’ messaggi in follow-up, potrai cercare di vendergli uno o piu’ prodotti per trasformarlo in un cliente e poi, eventualmente in un nuovo cliente fidelizzato.

In questa classica ipotesi abbiamo una landing page che vende uno o piu’ prodotti e/o servizi e che contiene un modulo di iscrizione, per l’inserimento dei dati del visitatore in cambio di un omaggio.

Questa pagina rappresenta lo strumento per riuscire a contattare piu’ volte coloro che non hanno acquistato alla loro prima visita.

Diversamente, quando la landing page viene creata esclusivamente per ottenere nome ed indirizzo e-mail di un visitatore, per farne un iscritto alla tua lista, in cambio di un omaggio, e non per offrire un prodotto in vendita, ma presentando solo la soluzione gratuita, con cui e’ possibile risolvere un problema, oppure nel caso in cui si vogliano ottenere i dati di un nuovo cliente che abbia appena acquistato o che sia in procinto di acquistare, la landing page avrebbe dovuto assumere una connotazione ben precisa: quella di una squeeze page.

Ma qual'e' il problema che si voleva affrontare?

Che necessita' si aveva di creare una squeeze page, per ottenere i dati di un potenziale acquirente, prima che si accingesse ad acquistare, oppure prima che potesse accedere al modulo d'ordine, o addirittura prima che potesse scaricare il prodotto acquistato, obbligandolo ad iscriversi alla tua lista?

Per rispondere a queste domande dobbiamo mettere l'accento sulle funzioni proprie di ciascuna dei due tipi di pagine e poi fare riferimento, come vedremo alla fine di questo articolo, alle norme vigenti.

Quindi la funzione principale di una landing page e’ quella di vendere un prodotto, anche se poi, grazie all’omaggio, sara’ piu’ facile ottenere l’iscrizione al tuo autoresponder/lista.

In una squeeze page le cose cambiano notevolmente perche’ la funzione principale di una squeeze page non e’ tanto quella di vendere, ma soprattutto quella di ottenere i dati dell’acquirente, come nome ed indirizzo e-mail, nel caso in cui egli acquisti per la prima volta.

E qui introduco il tema che ci interessa direttamente in relazione alla necessita’ di utilizzare una squeeze page.

Infatti l’espediente della squeeze page e’ stato utilizzato proprio perche’ in Italia, ed in Europa, erano in vigore delle norme a tutela della privacy, secondo le quali il fatto che un utente avesse acquistato un prodotto non implicava assolutamente che il medesimo avesse concesso il consenso all’invio di nuove offerte e promozioni relative ad altri prodotti.

Invece negli Stati Uniti d’America, nello Spam Act, vige una regola diametralmente opposta, secondo la quale l’acquisto di un prodotto comporta necessariamente anche l’acquisizione del consenso all’invio di e-mail promozionali al nuovo cliente.

Naturalmente i corollari di simili normative sono che una ditta statunitense che vuole vendere in Europa dovra’ adeguarsi alle normative europee, mentre un’azienda europea che vorra’ vendere negli USA avra’ piu’ possibilita’ di manovra e maggiori chance di vendita.

Immaginiamo che in Italia il target di una specifica azienda acceda ad un elenco di siti di una pagina di Google, e clicchi su di un link, convinto di entrare subilto in un sito che vende il prodotto che stava cercando, ma al suo posto si apra una classica squeeze page, e quindi non incontri subito il prodotto che stava cercando.

E cosa potrebbe rappresentare questa squeeze page?

Un esempio di squeeze page

La pagina che contiene un semplice modulo di iscrizione e’ una tipica squeeze page, perche’ ha il solo scopo di ottenere l’iscrizione in cambio di un omaggio, cioe’ una prima ipotesi di cui ti illustro lo schema:



In esempio l’utente stava cercando un prodotto ed invece si trova di fronte una richiesta di iscrizione in cambio di un omaggio.

Eventualmente potra’ accadere di poter accedere alla pagina con il prodotto dopo essersi iscritto, oppure la semplice iscrizione potra’ portare all’automatico ricevimento di un follow-up di messaggi che ha lo scopo di vendere il prodotto medesimo.

Dal punto di vista delle reali intenzioni di acquistare del visitatore, poiche’ la squeeze page non ha altri contenuti, all’infuori del modulo di iscrizione, sicuramente la situazione non lo invoglia ad insistere per avere maggiori informazioni al fine di comprare, ma ben potra’ accontentarsi di iscriversi alla lista in cambio di un omaggio.

Pertanto se il visitatore fosse in cerca di informazioni, soprattutto gratuite e gli capitava di trovare nei motori di ricerca una pagina che contenesse delle argomentazioni molto coinvolgenti, ma che non avesse ancora il prodotto risolutore del suo problema al 100%, e che invitasse ad inserire i suoi dati in un modulo, come condizione per poter scaricare, ad esempio, un e-book in omaggio, che presentasse, di norma la soluzione generale al suo problema (con eventuali approfondimenti, offerti a pagamento con un follow-up di messaggi), oppure una prima meta’ dell’e-book che presentasse parzialmente la soluzione al suo problema (essendo destinata la seconda meta’ alla vendita, sempre previo follow-up), allora sarebbe giunto in una vera e propria squeeze page.

In realta’, nella prassi piu’ diffusa delle pagine web, la squeeze page era solo una pagina dove si richiedevano i dati del visitatore in cambio di un omaggio, rimandando la vendita vera e propria ai follow-up di messaggi successivi, proprio come quel primo esempio di squeeze page, il cui schema e’ il piu’ semplice in assoluto, e che non si differenzia molto dalla landing page, che qui riporto per comodita':

Ma ritorniamo al problema: la squeeze page era necessaria, in Italia, per aggirare le norme sulla privacy, introdotte dalla legge del gennaio 2004.

Queste, come gia' accennato, prevedevano che l'acquisto di un prodotto non consentisse l'invio di promozioni ed offerte commerciali via e-mail al nuovo cliente, se non in quanto quest'ultimo avesse dato il consenso al loro ricevimento.

Tuttavia, in seguito, nel 2016, con le norme del GDPR europeo si e' introdotta una vistosa eccezione a questo principio.

Infatti si e' previsto che, una volta conosciuti i dati dell'acquirente, come nome ed indirizzo e-mail, il venditore puo' tranquillamente inviare nuove offerte e promozioni via email, oppure anche tramite una pagina di ringraziamento per l'acquisto, contenente una nuova offerta di back-end, purche' i contenuti di queste promozioni attengano a prodotti simili a quelli venduti in precedenza allo stesso cliente.

In seguito a questa novella legislativa, e' pertanto venuta meno l'esigenza di creare una squeeze page specifica, come in tutte quelle ipotesi descritte da me nella tredicesima edizione del 2020 del presente corso, che ormai sono state eliminate.

Quindi non entrero' piu' nelle altre ipotesi di squeeze page perche' esse hanno ormai perso importanza.

Dopo aver introdotto nel presente capitolo, quali siano gli obiettivi dell'iscrizione attrverso modulo, nel prossimo Capitolo V parlero' degli obiettivi di una lista.

Capitolo IV - Prima lezione. La landing page

Affrontiamo adesso il problema di come impostare i contenuti della tua pagina web, per ottenere traffico e visite dai tuoi visitatori e poi convincere un visitatore ad iscriversi per poi darti la possibilita’ di iniziare le tue campagne di follow-up marketing.

I contenuti principali, sono rappresentati dalla landing page e dalla squeeze page, che e’ un’ipotesi di landing page un po’ speciale e che potrai esaminare nel nella prossima lezione.

Iniziamo dalla landing page.

La landing page, tradotta letteralmente come pagina di atterraggio, e’ una semplice pagina composta in html o altro linguaggio, cioe’ la home page, anche di un blog, in cui giungono gli utenti dopo aver cliccato su di un collegamento da un motore di ricerca, da un e-mail promozionale che hai inviato, da una campagna pubblicitaria, da un popup aperto in una pagina di un sito, da un annuncio Adwords, da un link posto in un social media, o da un qualsiasi altro mezzo tu stia utilizzando per promuovere il tuo prodotto e/o servizio.

Un’ottima campagna di follow-up marketing on line non puo’ avere alcuna efficacia senza una iniziale landing page scritta per convincere l’utente ad iscriversi al tuo follow-up di messaggi.

Lo scopo di una landing page e’ quello di spingere il visitatore, nostro potenziale cliente, a compiere una determinata azione, che potra’ essere la semplice iscrizione alla tua newsletter, o al tuo corso gratuito suddiviso in lezioni, quindi in una normale landing page dovrai mettere il navigatore difronte alla scelta tra lasciare i suoi dati, nome ed indirizzo e-mail, oppure acquistare un tuo prodotto e/o servizio.

Naturalmente dovrai pianificare fin dall’inizio quale sia lo scopo della tua landing page, se cioe’ esso debba essere la raccolta di indirizzi email per far crescere la tua lista, oppure se debba cercare di vendere alla prima visita, cosa che, naturalmente, come gia’ saprai, e’ molto difficile da mettere in pratica.

Invece la raccolta degli indirizzi email, gia’ piu’ facile da fare, rappresenta la base per incrementare i guadagni da un business on-line, perche’ come avrai capito anche dalle precedenti lezioni, e’ di gran lunga piu’ profittevole contattare i tuoi iscritti con messaggi promozionali periodici, in follow-up, piuttosto che sedersi ad aspettare di ottenere qualche vendita direttamente sul tuo blog.

Nonostante si debba comunque fare i conti con l’esperienza diretta sul campo, e cioe’ con i risultati ottenuti dai tuoi split-test, che ti potranno indicare la pagina che ha una migliore conversione, si puo’ affermare che vi siano comunque delle regole di base per creare la tua landing page.

In linea generale una landing page efficace deve essere strettamente collegata e pertinente con il sintetico annuncio che avrai inserito in uno degli strumenti pubblicitari, quali il titolo e la descrizione del tuo sito e il tuo url, che risulteranno dopo la classificazione del tuo sito nei risultati naturali dei motori di ricerca o in un annuncio di Google Adwords, in un messaggio di un social media, in un’e-mail promozionale che hai inviato, una campagna pubblicitaria, un popup aperto in una pagina di un sito, o in un qualsiasi altro mezzo che tu stia utilizzando per promuovere il tuo prodotto e/o servizio.

Percio’ l’approdo alla tua landing page deve essere la naturale conseguenza del tuo discorso iniziato nell’annuncio.

Innanzitutto deve contenere un primo messaggio in alto, in caratteri normalmente piccoli (10,12 pixel) idoneo a rivolgersi immediatamente e direttamente al proprio target ideale, costituendo un primo filtro.

Deve avere subito sotto una headline, o titolo, che ha la funzione di catturare, senza lasciare vie di scampo, l’attenzione del lettore, della dimensione di 18-20 pixel.

La headline e’ la parte piu’ importante della tua landing page.

E questo perche’ tutti noi, navigatori su internet, siamo distratti da centinaia di messaggi pubblicitari, ogni giorno, e non solo da internet, ma anche da radio, televisione, posta ordinaria, etc., quindi e’ necessario che il tuo titolo sia non solo attraente, affinche’ possa distinguersi con efficacia on-line, ma deve essere altrettanto potente da eliminare dalla mente del tuo visitatore i richiami pubblicitari di qualsiasi altro media.

Una headline efficace deve richiamare l’attenzione del visitatore su risultati che siano i piu’ concreti e specifici possibile, e quindi non generici; deve dare dei grandi benefici in termini di utilita’; deve essere unico nel suo genere, mai sentito nominare prima d’ora; infine deve avere il carattere dell’urgenza per poter spingere il visitatore all’acquisto.

Quindi una headline e’ semplicemente una frase avente la funzione di chiarire al potenziale cliente che i contenuti della pagina sono direttamente collegati a cio’ che egli stava cercando, ed in particolare il beneficio principale o principale proposizione di vendita, rispetto alla tua concorrenza, incuriosendolo attraverso immagini positive e parole evocative.

Quanto al contenuto di una landing page deve essere organizzato in modo da convincere il potenziale cliente ad acquistare; pertanto la presenza d’immagini e di grafica dovrebbe essere ridotta allo stretto necessario, come ad esempio la foto del prodotto.

Percio’ una landing page non deve ingenerare confusione o dispersione, ma deve concentrare il navigatore sull’azione che vorresti fosse da lui compiuta: quindi deve contenere un preciso, categorico ed imperativo invito ad agire, senza tante smancerie di cortesia!

Il pulsante di iscrizione/ordine dovrebbe contenere il principale beneficio che il potenziale cliente potrebbe soddisfare con l’iscrizione/acquisto.

Offri delle valide ragioni affinche’ l’iscrizione/acquisto venga fatto immediatamente e non rimandato, generando il senso d’urgenza e di scarsita’.

Fai in modo che le modalita’ d’iscrizione/acquisto possano essere svolte con facilita’.

Inoltre una landing page deve contenere nei primi 600 pixel, misurati in altezza, una descrizione introduttiva e sintetica completa del prodotto e/o servizio che avrai gia’ introdotto sommariamente nell’annuncio, cioe’ la cd subheadline.

Successivamente dovresti elencare le caratteristiche tecniche del tuo prodotto e/o servizio, ed in seguito estrarre i benefici, cioe’ cio’ a cui e’ realmente interessato il tuo interlocutore.

Ordina quei benefici, che andranno a soddisfare i reali desideri del tuo potenziale cliente, piuttosto che i suoi bisogni oggettivi, in un elenco o lista puntata graficamente attraente, per mezzo di bullet.

Alla fine dei benefici inserirai quelli tra essi che siano i piu’ importanti, cioe’ ripeterai la tua principale ed unica proposizione di vendita, aggiungendo una fotografia del prodotto e/o dell’e-book gratuito.

Una landing page puo’ essere rappresentata da ciascuna delle pagine del tuo sito, che vertano su di un oggetto specifico, quando hai piu’ prodotti in vendita, oppure dalle pagine di reindirizzamento, di conferma e ringraziamento, successive all’iscrizione alla tua lista o all’acquisto di un tuo prodotto.

Percio’ una landing page puo’ essere anche la tua home page, oppure l’unica pagina di un minisito, o una pagina di conferma e ringraziamento per l’iscrizione alla lista o per un precedente primo o successivo acquisto.

Quindi diciamo pure che un processo di vendita puo’ consistere in piu’ landing page sequenzialmente programmate: vedremo un caso del genere nel capitolo relativo alla serie di autoresponder concatenati o multipli, che si possono attivare tutte le volte che il cliente procede ad un acquisto.

In tal caso la pagina di ringraziamento per un precedente acquisto, contenendo l’offerta per un secondo prodotto, potrebbe mettere in azione un secondo e diverso autoresponder che conterra’ una serie di messaggi sequenziali in follow-up, creati allo scopo di vendere proprio questo secondo prodotto.

Una landing page ha un ruolo fondamentale per il raggiungimento del tuo obiettivo, quale potrebbe essere la vendita di un servizio on-line, di un info-prodotto, di un prodotto cd “duro” oppure l’iscrizione ad una newsletter, o ad un mini corso, etc.

Messo davanti ad una landing page, l’utente puo’ solo scegliere se iscriversi o non iscriversi, oppure acquistare o non acquistare, ma, se non saprai motivarlo con delle coinvolgenti argomentazioni, sara’ piuttosto difficile che egli possa propendere per una scelta positiva.

E come ti dicevo, una landing page puo’ essere configurata per raggiungere diversi obiettivi.

Normalmente viene creata con lo scopo principale di attirare il visitatore verso uno o piu’ prodotti in vendita sul tuo sito.

Altrimenti potrebbe essere costruita sia per promuovere piu’ prodotti, o l’unico prodotto che hai inserito nel tuo sito, ma motivando il visitatore, con un omaggio, a lasciare i suoi dati, quali nome ed indirizzo e-mail, e cio’ specialmente quando un sito, nel caso di visite improduttive, non voglia perdere l’occasione per ricontattare l’iscritto, per cercare ancora di vendere gli stessi o altri prodotti e/o servizi.

Ecco qui un classico esempio di landing page strutturata secondo i canoni piu’ utilizzati dagli esperti del web marketing:



E adesso tre consigli molto utili

1 – Testa!
2 – Ancora testa!
3 – Ritesta!

Sono facilissimi da ricordare…o no?

Percio’ se vuoi avere un maggiore successo conviene sempre provare vari modelli di landing page, per verificare quella che realmente cattura la maggior parte dei visitatori e li trasforma in iscritti o che crea il maggior numero di vendite!

Dunque una landing page puo’ essere creata per i piu’ diversi scopi: percio’ bisogna chiedersi innanzitutto quali siano gli scopi principali del sito, in sede di pianificazione, cioe’ quale azione si desidera che i visitatori compiano, una volta giunti nella landing page principale.

Se l’azione, in funzione della quale la landing page e’ stata creata, e’ quella di vendere uno o piu’ prodotti, potrai anche inserire nel tuo sito uno o piu’ moduli di iscrizione alla tua lista, allo scopo di inviare le tue offerte e promozioni, come nell’esempio su riportato, con una serie di messaggi sequenziali o in follow-up all’utente che non abbia ancora acquistato, ma che almeno si sia iscritto!

Potrai verificare che nel 95% dei casi, i siti propongono l’iscrizione ad una newsletter o anche ad un follow-up di messaggi sequenziali automatici, tramite l’inserimento dei dati in un modulo posto in una pagina con molti contenuti, link a prodotti in vendita, rimandi, immagini, etc., quindi piena di distrazioni per il visitatore.

Sicuramente, se il visitatore non acquista, non e’ perche’ e’ stato distratto dal modulo di iscrizione, anzi, magari quest’ultimo potra’ rappresentare una fondamentale strategia per poterlo ricontattare in seguito, come una seconda chance di vendita per il tuo business.

Direi piuttosto, anche se lo scopo principale fosse la vendita, che il visitatore non si e’ iscritto a causa della confusione che regna in pagine come quelle, figuriamoci poi se tutto cio’ possa per avventura spingerlo ad acquistare.

Se invece l’azione, in funzione della quale la landing page viene creata, e’ quella dell’iscrizione, come condizione imposta, prima di consentire ad un visitatore l’accesso alla pagina di vendita di un prodotto, oppure per accedere allo scaricamento di un prodotto appena acquistato, allora i link, i rimandi, le immagini, etc. sono motivo di distrazione per il visitatore, e dovrai eliminarli per evitare che il navigatore venga distolto dal compiere quell’azione da te richiesta.

Nella prossima lezione ti spieghero' perche' per alcuni anni si e' manifestata l'esigenza di creare un specie di landing page, e cioe' la squeeze page, che avesse lo scopo principale di catturare nome ed indirizzo e-mail di chi avesse intenzione di acquistare o avesse gia' acquistato.

Capitolo III - Quarta lezione. L'importanza di un software autoresponder

Nel precedente paragrafo hai appreso che per acquisire un cliente on-line, devi creare un clima di confidenza con il tuo visitatore, tuo potenziale cliente.

Proprio a questo scopo, l'unico strumento per creare un rapporto stabile con l'utente, per convertirlo in un nuovo cliente e poi farne un cliente fidelizzato, é quello di avere inserito nel tuo sistema un software autoresponder.

Arrivati a questo punto, potrai capire ancora dí più l'importanza di utilizzare un software autoresponder per metterti in contatto con il tuo target, al fine di incrementare il numero dei tuoi clienti.

Vedrai come la necessità di un tale programma sia cruciale, soprattutto in questo momento particolare, in cui per far crescere, o far sopravvivere la propria azienda, si deve correre almeno tre volte di più di qualche anno fa.

Per rimediare alla difficile situazione, attraverso l'ottimizzazione dei tempi di gestione delle tue attività imprenditoriali, dovrai modificare il piano di marketing ed in special modo sarà necessario rivedere le strategie commerciali adottate, per migliorarle, al fine di acquisire nuova clientela.

Sono proprio i software autoresponder, che andremo ad analizzare, i più efficaci nel darti supporto per incrementare il tuo business, soprattutto nel tempo attuale, che oltre ad essere un periodo di crisi e di scarsità di risorse, é anche l'era dell'informazione, l'era di internet, la rete cibernetica, in cui possiamo trovare un enorme archivio di documenti.

Tuttavia, quando andiamo a compiere una qualsiasi ricerca che possa darci un risultato per soddisfare un nostro desiderio, a volte desistiamo dal continuare a cercare perché non sappiamo dove mettere le mani.

Infatti, corriamo il rischio di essere sommersi da una marea d'informazioni inutili.

E del resto, potendo accedere ad informazioni di basso o di alto valore qualitativo, sia gratuite che a pagamento, a volte non sappiamo proprio a chi affidarci per conoscere come risolvere un determinato grattacapo.

Il problema principale é proprio quello di individuare le informazioni specifiche, riguardo a un determinato dilemma, evitando di perdere tempo in inutili attività di ricerca.

Potresti approfittare della situazione e riuscire a farti conoscere come esperto in un determinato settore, fornendo la soluzione a due importanti questioni.

In primo luogo risolverai il problema riguardante il tempo che un tuo visitatore potrebbe perdere inutilmente nel cercare le necessarie informazioni per eliminare il suo dubbio.

Giustamente questo tempo sarà per te molto prezioso e ciò rappresenterà una prima voce di valore aggiunto.

In secondo luogo risolverai, grazie alla tua conoscenza, il problema specifico a te sottoposto da quel visitatore.

In questo caso aggiungerai alla tua prestazione il valore della tua competenza.

Ecco allora che se metterai a disposizione gratuitamente la tua conoscenza per risolvere determinati problemi, potrai metterti in gioco in internet e incrementare i tuoi affari, offrendo gratuitamente la tua esperienza allo scopo di acquisire una maggiore confidenza con il potenziale cliente e farne un cliente fidelizzato.

Questo servizio che metterai a disposizione potrà incrementare le vendite del tuo prodotto specifico perché avrai regalato, prima di vendere, la tua competenza per affermare definitivamente la tua serietà e la tua autorità nel tuo settore.

Per offrire gratuitamente la tua competenza dovrai utilizzare determinate strategie di e-mail marketing.

Queste strategie sono di vitale importanza proprio perché essere trovati in prima pagina su Google, ed anche al primo posto, nei risultati organici o naturali o con il programma Google Adwords, non é sufficiente per acquisire nuovi clienti!

Infatti, oggigiorno la gente va su Internet per acquisire informazioni piuttosto che per acquistare, e, prima di acquistare alcunché, passa su internet molto tempo a riflettere sulla qualità dei materiali gratuiti trovati e sulla convenienza economica dei prodotti e/o servizi offerti correlati.

Come avrai avuto modo di osservare, é ampiamente dimostrato, nel caso di visite effettuate direttamente sul tuo sito web, che la conversione da visitatore a cliente é di molto inferiore all'1%, e in altre parole, che più del 99% delle visite on-line non dà luogo ad alcuna vendita!

Perciò investire solo sul proprio sito web, sperando che i visitatori acquistino dopo poche visite, é pura follia e sono soldi buttati via.

D'altro canto é altrettanto noto che se un individuo o un'azienda sono visitati o contattati almeno, in media, 4 o 5 volte, con visite personali, o 7 volte, con messaggi e-mail autorizzati, si potrà riuscire, con un'ottima percentuale di conversione, ad acquisire nuovi clienti e magari fidelizzarli, per avere in loro una continua fonte di guadagno.

Rimanendo nel concreto, sul piano del contatto on-line, per conquistare nuovi clienti é necessario utilizzare un sistema informatico che ti consenta di prendere contatto per sempre con i tuoi visitatori, convertendoli in iscritti alla tua lista di potenziali clienti e in seguito in clienti fidelizzati.

Il perno di un tale sistema é rappresentato da un software autoresponder.

Ecco che abbiamo trovato la soluzione al problema principale, cioé quello di creare le condizioni per un contatto molto più intimo con il proprio visitatore, grazie all'utilizzo di un autoresponder, per poterlo trasformare in un iscritto e poi da cliente in cliente fidelizzato.

Il contatto più intimo, riassumendo, potrà essere creato attraverso l'inserimento di un form di iscrizione alla tua lista, per dare modo ai tuoi visitatori di registrarsi in cambio di un omaggio che avrai promesso loro.

Dopo l'iscrizione potrai organizzare i tuoi follow-up per inviare le tue promozioni agli iscritti, cercando di convertirli in clienti e poi in clienti fidelizzati.

In tal modo potrai ottimizzare l'investimento nel tuo sito web e nel suo posizionamento ai vertici dei motori di ricerca, per farti trovare dai potenziali clienti, considerando, come già osservato, che la semplice visita su di un sito web non può garantire il ritorno del tuo investimento.

Nel prossimo Capitolo IV ti parlero' di come organizzare il tuo sito web per ottenere sempre piu' iscrizioni, con la creazione di una squeeze page, o piu' semplicemente di una landing page munita di modulo o form di iscrizione.